Immobili, nessuna frenata: prezzi a +6,7%

Immobiliare.it ha analizzato il mercato e conferma anche l’aumento delle compravendite. Affitti: la nostra è tra le città dove si spende di più

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Nonostante la pandemia, il mercato immobiliare in Emilia Romagna non ha subito battute d’arresto, anzi ha vissuto un momento di crescita. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it sul settore residenziale, nell’ultimo anno sia i costi delle case in vendita sia quelli delle locazioni sono cresciuti. Le cifre richieste per l’acquisto nell’ultimo anno sono aumentate del 3% mentre per gli affitti si è registrata una variazione più alta, pari al +8,2%.

Per comprare casa in Emilia Romagna la cifra media richiesta è di 1.940 euro al metro quadro, mentre per affittarla ne servono oltre 10 al mese al metro quadro. Scendendo nel dettaglio dei prezzi nelle città capoluogo di provincia, negli ultimi 12 mesi la situazione è equamente ripartita tra i centri a segno positivo e quelli a segno negativo: se Cesena, Forlì, Ravenna, Piacenza e Rimini registrano un lieve calo dei prezzi incluso tra -2,3% e -0,4%, le altre 5 città capoluogo sono tutte a segno positivo. Due i casi dove i costi sono particolarmente aumentati: Modena che registra un aumento percentuale del 6,7% e Reggio Emilia (+4,6%). A Bologna i costi richiesti dai venditori sono aumentati di 2,5 percentuali in un anno, portando i costi di acquisto medi a circa 3.044 euromq. Per quanto riguarda i costi degli affitti in quest’anno risultano in crescita e guardando alle città capoluogo di provincia, emergono i valori di Ravenna, Reggio Emilia e Rimini che segnalano una crescita superiore ai 7 punti percentuali, con un record di quasi il 12% a Rimini. Le città in cui si spende di più per una casa in affitto sono Bologna e Modena, dove si devono mettere a budget rispettivamente 13,5 e 10,6 euro. Prezzi in calo solo a Bologna (-2,9%) e Ferrara (-1,2%). Parma è l’unica città in cui i costi sono rimasti invariati.

"La casa – afferma Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi gruppo Tecnocasa – è stata una delle riscoperte fatte durante il lockdown. Il confinamento forzato a cui siamo stati sottoposti ci ha fatto capire l’importanza dell’abitazione e delle sue caratteristiche. La ripresa del mercato immobiliare post lockdown, così come confermato anche dai dati dell’Agenzia delle Entrate riferiti al terzo trimestre del 2020, ci ha dato l’idea di questa rinnovata attenzione. Molti hanno apprezzato la casa in cui già vivono altri, invece, hanno pensato di cambiarla realizzando acquisti migliorativi, indirizzati su immobili di metratura più ampia o dotati di spazi esterni. Questi ultimi sono stati particolarmente apprezzati nel lockdown primaverile. Il dinamismo e il desiderio di cambiare è stato confermato dalla velocità con cui si sono venduti gli immobili. Infatti, i tempi di vendita, nonostante la pandemia, a luglio erano ancora in contrazione e si sono portati a 112 giorni".