
Ricorso respinto. Dopo anni di proteste del comitato ‘Salute e Ambiente Concordia’ contro la costruzione del maxi impianto di biometano che l’azienda BioBimat intendeva costruire a ridosso della Sp8, area ex Kermar, ieri "la bella notizia". Il Tar Emilia Romagna ha respinto il ricorso contro la delibera della giunta regionale che adotta il provvedimento autorizzativo negativo emesso dalla Conferenza dei servizi. "Un risultato eccellente, frutto della lotta dei cittadini di Concordia e San Possidonio; siamo molto soddisfatti anche se BioBimat potrebbe non fermarsi qui e presentare ricorso al Consiglio di Stato, ma al momento possiamo tirare un sospiro di sollievo" dichiara il presidente del Comitato Michel Stefani. In appoggio al comitato era sceso in campo anche il comitato ‘Ora Tocca a Noi’ di Finale, e nei consigli comunali di Concordia e San Possidonio, erano state votate all’unanimità mozioni contrarie all’impianto "impattante per l’ambiente e la salute delle nostre comunità". La società Bio Bimat srl, che in un primo tempo aveva ottenuto, nel 2017, un primo parziale via libera dal Comune di Concordia, era ricorsa al Tar per ottenere l’annullamento della delibera con cui la Giunta regionale, il 18 maggio 2020, aveva adottato il provvedimento autorizzatorio negativo. "La giunta regionale – spiega il sindaco di Concordia Luca Prandini – aveva emesso il proprio parere negativo assumendo l’atto del verbale conclusivo della Conferenza di servizi del 23 gennaio 2020, dal quale il progetto esaminato, a conclusione delle valutazioni effettuate, era stato ritenuto incompatibile con impatti ambientali significativi e non mitigabili".
Nel ricorso, la società Bio Bimat chiedeva anche l’annullamento degli esiti della Conferenza dei servizi. Ma il Tribunale ha sostanzialmente ritenuto "infondate, inconferenti e irrilevanti le argomentazioni del ricorrente". Lo scorso dicembre, il Tar aveva respinto un ulteriore ricorso, sempre avanzato dalla Bio Bimat, ritenendo infondata la richiesta avanzata al Comune di rimozione dei rifiuti abusivamente abbandonati nell’area deputata alla costruzione dell’impianto. Il sindaco Prandini ricorda che "in Conferenza dei servizi i tecnici del Comune di Concordia avevano espresso formalmente parere negativo in materia ambientale, sanitaria e paesaggistica, come pure in merito alla proposta di variante urbanistica e al permesso di costruire". Parere negativo era stato espresso, nell’ambito della Via (Valutazione impatto ambientale) e del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) anche dal Comune di San Possidonio, da Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, Provincia, Consorzio Bonifica di Burana, Aimag e As Retigas. "Un bel risultato", commenta il sindaco, che ringrazia "il personale dell’Ufficio tecnico, lo studio legale Federico Gualandi, i consulenti e i professionisti per il prezioso supporto legale fornito in questa complessa vertenza".
v. bru.