"In tre sotto la valanga" Ma è solo un’esercitazione

Sestola, addestramento interforze delle equipe del soccorso sul Cimone. Testato l’utilizzo di un sistema innovativo per l’arresto cardio-respiratorio .

Una valanga di neve si è staccata sul Cimone. Non si hanno più notizie di tre persone. Scatta l’allarme e parte la macchina dei soccorsi. Nulla di reale, per fortuna. Lo scenario descritto fa parte di una simulazione-addestramento interforze delle equipe del soccorso con l’impiego di tecniche avanzate.

Le simulazioni si sono svolte nella zona delle piste del Cimone e hanno previsto la ricerca e il soccorso di tre sci-alpinisti: un ipotermico con un trauma grave, un ipotermico di II grado con trauma ed un terzo paziente in arresto cardio-respiratorio ipotermico per il quale è stato testato l’utilizzo di un innovativo sistema trasportabile di circolazione extracorporea ECMO direttamente sul campo. I tre ’pazienti’ sono stati soccorsi in ambiente impervio e l’intervento si è concluso con il trasporto simulato verso uno dei due centri regionali di riferimento per il trattamento di questi pazienti. Questa iniziativa ’Montagna e Soccorso in Appennino’ si è svolta grazie alla collaborazione tra la Centrale Operativa 118 Emilia EST, gli elisoccorsi di Bologna e Pavullo, la stazione del Monte Cimone del Soccorso Alpino dell’Emilia Romagna, il soccorso Piste del Monte Cimone, i carabinieri di Passo Del Lupo e l’emergenza territoriale 118 di Modena. Fra i soccorritori, anche il Set 118 di Modena. "Noi del Set 118 Modena – dice il dottor Marcello Baraldi, responsabile del Servizio emergenza territoriale 118 di Modena – abbiamo partecipato alla simulazione con il nostro equipaggio e soprattutto con l’ambulanza di simulazione Next Project. Era un’ambulanza dismessa, destinata alla demolizione. Un anno e mezzo fa, grazie all’impegno dei nostri operatori, medici, infermieri e autisti, è stata recuperata ed è diventata una vera palestra di simulazione con manichini, monitor e video camere".

Walter Bellisi