Intossicazione tra i banchi. Pomodorini a merenda, malori per centinaia di bambini

Casi segnalati da Modena a Rimini fino a Udine. Sospeso il fornitore di ’ciliegini’ dalla Sicilia. Il progetto ministeriale per incentivare il consumo di verdura: appalto da 1,2 milioni di euro.

Intossicazione tra i banchi. Pomodorini a merenda, malori per centinaia di bambini

Intossicazione tra i banchi. Pomodorini a merenda, malori per centinaia di bambini

di Valentina Reggiani

Avrebbe dovuto essere una merenda sana ed equilibrata, invece centinaia di bambini delle scuole elementari dell’Emilia Romagna e non solo, dopo aver ingerito quei pomodorini, si sono sentiti male, con sintomi come vomito, diarrea, mal di pancia. Sono centinaia i casi di intossicazione alimentare legati al consumo di pomodori "ciliegino"nell’ambito del progetto ministeriale "Frutta e verdura nelle scuole", un programma promosso dall’Unione Europea, realizzato ormai da anni dal ministero dell’Agricoltura per incentivare il consumo di frutta e verdura nei bambini tra i sei e gli undici anni. Giovedì, a seguito della distribuzione degli alimenti in diversi plessi scolastici dell’Emilia Romagna (Forlì, Cesena, Faenza, Rimini, Modena) ma anche a Udine, infatti, si è manifestata infatti una sintomatologia riconducibile a un’intossicazione, con una latenza molto breve rispetto al consumo (15-30 minuti) ed è stata caratterizzata in particolare da nausea e vomito. In alcuni casi, come a Modena, si è reso necessario anche il trasporto dei minori in ospedale ma, fortunatamente, non si sono registrate situazioni gravi. Solo a Modena hanno sviluppato sintomi (lievi) a livello gastrointestinale ben 132 studenti e 7 insegnanti.

Subito sono scattate le segnalazioni al Ministero e il progetto è stato immediatamente sospeso ma solo per quanto riguarda i plessi destinatari del fornitore di verdura finito nella ‘bufera’, ovvero la società cooperativa agricola Kiwi Sole, come spiegano fonti del Masaf. Il ministero aveva fatto un bando pubblico per la fornitura dei prodotti e, appena abbiamo rsono arrivate le segnalazioni sono stati informati i Nas e sono state sospense temporaneamente per quel fornitore tutte le consegne previste. "La salute dei bambini è la prima cosa", confermano dal Masaf mentre il progetto complessivamente va avanti contando su 900 mila potenziali forniture. Ora sarà fondamentale capire cosa sia accaduto: fino a che non vi è rassicurazione sul prodotto di quel fornitore non verrà riattivata la fornitura. "Puntiamo alla qualità e per questo abbiamo coinvolto le organizzatori dei produttori, quindi episodi del genere non sono ammessi", sottolineano fonti Masaf. Lo scorso aprile era stata approvata la graduatoria dell’ambito territoriale con cui era stato concesso il contributo di 1.229.423 euro a favore dell’O.P. Kiwi Sole per la realizzazione del programma. A seguito delle segnalazioni arrivate dalle scuole dove è stato consumato il pomodorino Global GAP il ministero ha quindi sospeso subito le forniture della cooperativa.

Immediate verifiche sono scattate anche dalla coop stessa, come spiega Cristina Scognamiglio, responsabile qualità della Kiwi Sole. "I pomodorini arrivano dalla Sicilia, la produzione è di un nostro fornitore qualificato – precisa –. Come comunicato stamattina (ieri, ndr) al ministero, per una questione di autocontrollo e procedura interna abbiamo mandato il campione ad analizzare. Per noi il prodotto era conforme, avendo anche in fase di qualifica del fornitore acquisito tutta la documentazione come le analisi residuali, anch’esse conformi". La responsabile ha sottolineato come non sia mai capitato prima. "Sono anni che facciamo questo progetto nelle scuole con altri prodotti, come kiwi e pere e non era mai accaduto".