"La Colonna della Libertà promuove la pace Mezzi tedeschi in coda, nessuna divisa nazista"

Gli organizzatori dell’evento, che si terrà il 25 aprile a Mirandola, respingono le accuse di Anpi: "No a strumentalizzazioni politiche. Tutti gli equipaggi militari rappresentati ma il regolamento è chiaro: sono vietate uniformi SS o fasciste e non si potrà marciare".

"La Colonna della Libertà promuove la pace  Mezzi tedeschi in coda, nessuna divisa nazista"

"La Colonna della Libertà promuove la pace Mezzi tedeschi in coda, nessuna divisa nazista"

Non ci stanno gli organizzatori al tiro al bersaglio scatenatosi dopo la presa di posizione della sezione Anpi di Mirandola per il passaggio della ’Colonna della Libertà’, che il 25 aprile farà tappa nella città dei Pico, provenendo da San Felice, da dove il convoglio di mezzi militari e figuranti partirà quel giorno attraversando parte del territorio della Bassa, già toccato peraltro nel 2017. "La ’Colonna della Libertà’ – fanno sapere in un comunicato i curatori dei Musei promotori – è organizzata da due importanti Musei inerenti la Seconda Guerra Mondiale (uno lombardo e uno toscano, ndr) che una volta all’anno portano fuori dalle loro mura il suo contenuto per avvicinarlo alla popolazione. E’ un evento itinerante nato nel 2008. Ha ricevuto già due volte l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e nel 2014 gli equipaggi sono stati ricevuti dal Santo Padre proprio per i valori fondanti dell’evento che sono pace e democrazia". Ad alimentare la polemica reazione di Anpi è stato l’annuncio che sfileranno anche veicoli militari tedeschi e italiani, riferiti quindi alle forze ’occupanti’ il Nord Italia. "La ’Colonna’ – precisano i promotori – è composta da oltre 100 veicoli storici militari originali dell’epoca e dei relativi equipaggi di cui una aliquota in uniforme storica a corredo del veicolo. E’ un evento aperto a tutti e si rappresentano gli attori protagonisti della Liberazione principalmente alleati, come inglesi e americani, ma anche minoranze come brasiliani, indiani, etc., civili, partigiani e tedeschi. Questi ultimi, da sempre in aliquote ridotte inferiori al 5% dei presenti, rispettano rigorosamente il regolamento della manifestazione che vieta tassativamente non solo uniformi politiche e di reparti discutibili come SS NSDAP, etc. ma anche ogni forma di comportamento non consono alla situazione. E’ infatti vietato marciare, cantare o tenere qualsiasi comportamento irrispettoso verso il prossimo. Inoltre i veicoli tedeschi entrano nelle città sempre in coda alla Colonna. Lo stesso dicasi per i reparti italiani e sono vietate le uniformi PNF, MVSN e tutte le uniformi politiche". Argomenti che tendono a smorzare il clima di questa vigilia del passaggio della Colonna. "La Colonna della Libertà – concludono i promotori – non è quindi una ’sfilata di nazisti’ ma un evento che, attraverso varie discipline come il motorismo storico, l’uniformologia, la ricerca storica e d’archivio, mantiene viva la memoria degli eventi della Liberazione d’Italia rivolgendosi ad un pubblico segnatamente giovanile. Forse è proprio il messaggio storico e apolitico che piace alla gente e non piace a coloro che vogliono strumentalizzare simili iniziative a vantaggio della politica. La ’Colonna della Libertà’ insegna che la guerra è sempre sbagliata".

A sostegno di Anpi interviene il deputato Stefano Vaccari (Pd) secondo il quale "la memoria è altra cosa e in quella giornata si dovrebbe rendere omaggio al sacrificio umano di donne e uomini che ci hanno riconsegnato democrazia e libertà e non lo si fa di certo con pagliacciate rievocative. Prefetto e Questore, Carta Costituzionale alla mano, non facciano sfilare quel corteo o quanto meno rimuovano quelle presenze inquietanti". Stessa richiesta viene da Rifondazione Comunista che chiede "al Prefetto di Modena di non autorizzate il passaggio di questa sfilata nelle nostre città" definita "antistorica in quanto si concentra solo sul ruolo che ebbero i militari nella Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, distorcendo la storia e tralasciando la complessità della lotta portata avanti dal popolo italiano e dalle formazioni partigiane". "Sostengo la posizione dell’Anpi ed auspico che si ripristini una modalità di celebrazione che corrisponda al significato di questa giornata" dice il deputato Pd Andrea De Maria. I promotori rispondono alla levata di scudi "ricordando che ’La Colonna della Libertà’ è un marchio registrato e che tuteleremo la nostra onorabilità nelle sedi opportune".

Alberto Greco