La montagna soffre Frane continue e strade che cedono Oggi nuovi rovesci

Ha piovuto con insistenza, seppure a bassa intensità, anche ieri. Rimane ancora chiusa la via provinciale tra Riolunato e Montecreto. Allerta arancione, livello dei fiumi in rialzo: gli argini preoccupano.

La montagna soffre   Frane continue   e strade che cedono  Oggi nuovi rovesci

La montagna soffre Frane continue e strade che cedono Oggi nuovi rovesci

di Walter Bellisi

Anche ieri, pioggia quasi tutto il giorno, per fortuna, con una bassa intensità. E pioverà anche oggi, mentre il bollettino frane sui nostri monti continua a ingrossarsi. Nuovi dissesti idrogeologici in diverse località. Sulla Sp 28, a Palagano, alla Preda, ha ceduto la strada che ha comportato un restringimento della sede viaria. Lungo la provinciale 27 a Montese, nel confine col territorio bolognese e in località San Giacomo, movimenti franosi hanno creato fessurazioni della carreggiata, che non hanno comportato limitazioni al transito e i tecnici della Provincia sono al lavoro per ripristinare le condizioni ottimali dell’asfalto. A Monchio di Palagano, in direzione Santa Giulia, sulla provinciale 39 è istituito un senso unico alternato con divieto di transito ai mezzi pesanti, a causa del cedimento di un tratto della scarpata di valle.

Restano chiuse l la strada provinciale 324 tra Riolunato e Montecreto in attesa del completamento delle indagini tecniche che consentiranno di capire quando potranno essere riaperte al traffico. Mentre la strada provinciale 3 Via Giardini alla Fontanina ha riaperto ieri. A Guiglia sono stati segnalati smottamenti che hanno prodotto restringimenti della strada comunale a Gainazzo, a Monteorsello e a Roccamalatina. Nei pressi della colonia di Monfestino è stata riaperta l’unica strada di accesso alla frazione, ma ancora un centinaio di persone sono senza gas metano. I tecnici della Protezione civile e di InRete da ore sono al lavoro. A Polinago si sono verificati problemi tecnici sulla rete Lepida, con l’interruzione della connettività esterna compresa la linea telefonica. Il territorio di Montefiorino ha invece tenuto, come riferisce il sindaco Maurizio Paladini, che ritiene come molti dei disastri ambientali si possano contrastare intervenendo a monte: "I terreni montani, al 70 - 80% forestali, incolti e abbandonati da decine di anni, sono ricoperti da uno spesso strato di foglie, rami e sterpaglie che impedisce l’assorbimento dell’acqua caduta". Per Paladini è anche "necessario un intervento pubblico per ricostruire il reticolo idraulico di superficie, sia pubblico che privato. E perché – suggerisce – non prevedere una premialità per il cittadino che accudisce il proprio terreno per ripristinare la capacità di assorbimento naturale?".

Intanto oggi allerta Arancione con la previsione di "precipitazioni diffuse, più intense sul settore centro-occidentale e sulle aree appenniniche, dove sono attese anche in forma di rovescio: pertanto si prevedono nuovi incrementi dei livelli idrometrici sul tratto montano con occupazione delle zone golenali e interessamento degli argini". Argini che, dopo la pressione subita in questi giorni, secondo i tecnici possono presentare criticità dovute alla saturazione dei terreni.