REDAZIONE MODENA

La storia del mago di Dosso "Dagli archivi di famiglia un podcast in sei puntate"

La giornalista Sara Piccinini racconta la vita del suo lontano parente "Una telefonata mi ha spinta a fare una ricerca sulla sua esistenza straordinaria" .

La storia del mago di Dosso "Dagli archivi di famiglia un podcast in sei puntate"

Non capita tutti i giorni di scoprire di avere un antenato che è stato un famoso ’guaritore’, raccontato anche da Enzo Biagi. Ma così è stato per Sara Piccinini, giornalista e moglie dell’ex calciatore Federico Peluso, che nel suo podcast ‘Elio Piccinini il guaritore’ racconta proprio questo, la vera storia del guaritore più famoso di Dosso, in provincia di Ferrara, che tra gli anni 30 e 60 pare abbia guarito diverse persone.

"Tutto - racconta Sara Piccinini - ha avuto inizio quando, qualche anno fa, mio padre ha ricevuto una telefonata dalla figlia del primo guarito, che avrebbe voluto incontrarci. Io ora vivo a Modena e non appena è stato possibile ci siamo viste e, parlando, ho scoperto tantissime cose. Così ho iniziato un’importante ricerca di vecchi documenti nelle soffitte di famiglia. Nel frattempo avevo frequentato un master in podcasting e storytelling e ho pensato che questa storia si potesse prestare. Ho disturbato un po’ tutti i miei parenti, ho trovato tantissimo materiale e ho cercato persone, ancora in vita, che avessero avuto a che fare con lui e tra alcuni intervistati ho trovato una donna guarita dalla cecità. È stata una fortuna incredibile incontrarla e poterci parlare". Il podcast, che esce ogni settimana, ripercorre la vita di Elio, fratello del nonno di Sara. Nato nel 1902, sembra che attraverso un fluido vitale, un fenomeno elettrico che si irradiava dalle sue mani, guarisse le persone. Per questo molti giornalisti si interessarono a lui, intervistandolo e cercando di verificare alcuni dei più sorprendenti miracoli avvenuti grazie alle sue ‘benefiche radiazioni’.

"È stato un viaggio lungo e ricco di eventi, notizie e colpi di scena che hanno fatto riemergere dal passato documenti inediti e racconti che neppure io e i miei familiari conoscevamo così a fondo. Ad esempio, chi era ‘il mago di Dosso’ e perché la stampa nazionale e internazionale, tra cui un giornalista del calibro di Enzo Biagi, avesse seguito le sue vicende per tanti anni soprannominandolo l’uomo radioattivo. La mia curiosità più grande era approfondire questo argomento: io sono la prima ‘scettica’ o ‘prevenuta’, ma proprio per questo ho voluto saperne sempre di più. È stata la ‘provocazione’ che mi ha fatto iniziare questo lavoro di ricerca e approfondimento".

Dopo anni di giornalismo sportivo televisivo come inviata per ‘Quelli che il calcio’, ‘La domenica sportiva’ e ‘StarCasinò sport’, che tuttora prosegue con piacere, ha voluto provare qualcosa di nuovo. "Ho scelto il podcast - prosegue - per cercare di uscire dall’ambito televisivo. Dopo aver frequentato il master mi sono cimentata con questo primo lavoro e mi è piaciuto moltissimo, è un connubio perfetto di competenze giornalistiche, scrittura per la voce e audio. Lo trovo molto funzionale a un racconto immersivo, proprio come può essere la lettura di un libro, ma in cui si sfrutta la potenza dell’audio e il fatto che uno possa accedervi anche nel tempo libero".

Il podcast, in sei puntate, si trova su tutte le piattaforme digitali.

Sofia Silingardi