
Un momento di ’Ecce Cor Meum’ al. Comunale (. foto Marco Caselli
A Sir Paul McCartney sono stati necessari otto anni per dare alla luce "Ecce Cor Meum", il suo ieratico oratorio di ispirazione sacra che ascolteremo stasera alle 20 al teatro Comunale Pavarotti Freni, per un evento speciale (fuori abbonamento) a suggello della stagione d’opera. L’ex Beatles lo concepì su richiesta di Anthony Smith, direttore del Magdalene College di Oxford che desiderava un pezzo corale che potesse essere cantato dai giovani di tutto il mondo. Iniziò a comporre, poi nel 1998 venne a mancare Linda, sua moglie, e proprio il ricordo, la nostalgia e l’amore per lei hanno reso ancor più intensa la dolce elegia, racchiusa in un album pubblicato nel 2006, presentato sia alla Royal Albert Hall di Londra che alla Carnegie Hall di New York. Scandito da quattro movimenti, con il "Lament" di un interludio, l’oratorio ha il testo in latino e in inglese. McCartney si era già confrontato con la musica d’arte e la musica da camera, e qui scelse la narrazione in forma di concerto: agli interventi del solista si alternano ampie sezioni corali e suggestivi intermezzi strumentali, guardando alla tradizione dell’oratorio latino seicentesco. "Ecce Cor Meum" significa "Ecco il mio cuore": era l’iscrizione di una statua del Sacro Cuore che Paul McCartney vide nella chiesa di Sant’Ignazio a New York. "Mi tornarono in mente le lezioni di latino, e quella parola, ‘Ecce’ – ha detto l’autore –. Ho pensato che ‘Ecco il mio cuore’ volesse dire ‘Ecco i miei sentimenti’. Non importa di quale religione tu sia, l’amore è importante, e lo spirito".
Dal suo debutto questo oratorio non era stato mai presentato nel nostro Paese, fino all’anno scorso quando (grazie allo stimolo dell’Associazione Beatlesiani d’Italia) è stato eseguito in prima italiana al teatro Comunale di Ferrara dall’Orchestra Città di Ferrara, diretta dal maestro Lorenzo Bizzarri, e dal soprano Melissa Purnell che lo riproporranno stasera al nostro Comunale, insieme al Coro Lirico di Modena, guidato dallo stesso Bizzarri, e alle Voci bianche del Comunale, istruite da Paolo Gattolin. La serata verrà introdotta alle 19 nel Ridotto del Comunale dall’incontro di "Invito all’opera" dei Beatlesiani d’Italia.
"Ecce Cor Meum ha la stessa scansione di una sinfonia corale – spiega il maestro Bizzarri –. È musica pienamente classica che a tratti richiama anche la polifonia seicentesca o la grandiosità del barocco. Anche se nella cantabilità di alcuni passaggi, come nel secondo movimento, ‘Gratia’, non si può non riconoscere un tocco Beatles". Non a caso, dunque, la seconda parte della serata sarà tutta nel segno dei Fab Four, con un’irresistibile compilation dei successi dei Fab Four, da "Penny Lane" a "Yesterday" e "Let it be" negli arrangiamenti musicali di Antonio Aiello e nell’interpretazione di Melissa Purnell. Così anche i Beatles saranno definitivamente, pienamente, convintamente classici.