
La mostra "Levità concreta" di Marilena Ballotta a Savignano sul Panaro celebra le piccole cose con riferimenti personali e simbologie care all'artista, esperta e apprezzata. Un percorso artistico che unisce passato e presente, dando voce alla materia naturale e alle storie nascoste dietro frammenti e dettagli. Da non perdere fino al 31.
Riporta alla poesia delle ‘Myricae’, delle piccole cose, l’itinerario che Marilena Ballotta propone al pubblico con la sua mostra ’Levità concreta’, in corso nel borgo storico di Savignano sul Panaro, nella sede IAT. Ricco di riferimenti personali, familiari, il percorso costruito dall’autrice è un canto d’amore, segnato da tutte le simbologie che le sono care. Tante le tecniche utilizzate per dare voce a una storia che riporta, dal passato al presente, la vita di un’artista di provata esperienza e dall’eccellente curriculum: una laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Concetto Pozzati, e 35 anni d’insegnamento al ‘Venturi’ di Modena. "Il mio lavoro, spiega l’artista, poggia le basi sulla materia naturale". Così i frammenti, le piccole cose altrimenti perdute, attraverso precise simbologie, diventano protagoniste di una costruzione che, attraverso l’arte, diviene condivisa e universale. La mostra, aperta fin al 31, è visitabile oggi e nei fine settimana.
c.b.