MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"Libro contro Salvini, assurdo censurarlo"

Ancora polemiche sul testo in uso al liceo Fanti che critica i decreti del ministro. Sinistra Italiana: "La scuola è luogo di discussione"

I ministri Giuseppe Valditara e Matteo Salvini

I ministri Giuseppe Valditara e Matteo Salvini

Il caso del libro di inglese adottato in alcune classi del liceo Fanti (’Steps into social studies’) sollevato dal consigliere comunale della Lega Giulio Bonzanini, in quanto contenente in un passaggio "un esplicito ed improprio attacco politico contro la Lega e l’operato di Matteo Salvini", è ancora al centro delle polemiche. Dopo l’insorgere della Lega, dallo stesso ministro Matteo Salvini all’europarlamentare Roberto Vannacci, con un intervento dello stesso Ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara, e la dichiarazione di ritiro del testo da parte della casa editrice Zanichelli (si sarebbe scusata col Ministero assicurando a breve una nuova versione corretta), ora l’attacco arriva dalla sinistra.

"È assurdo e totalmente inappropriato – afferma Corrado Gallo, portavoce Sinistra Italiana Carpi - che due Ministri siano intervenuti riguardo alla sterile e totalmente inutile polemica aizzata dal consigliere Bonzanini su un passaggio riportato in un testo adottato da alcune classi del Fanti, perdendo così l’occasione di rimanere zitti per evitare di fare una figuraccia. Quale chiarezza attendono Salvini e Valditara? Il testo in questione è adottato a livello nazionale e quindi, presumibilmente, validato dallo stesso Ministero dell’Istruzione. Il Ministro Salvini non si capacita che le scelte politiche del passato possano essere discusse anche all’interno delle scuole, che non sono luoghi di omologazione ed obbedienza. Se c’è qualcosa su cui fare chiarezza sarebbe bene iniziare dall’atteggiamento dei due Ministri che hanno giurato di difendere i principi fondamentali della nostra Costituzione tra i quali la libertà di insegnamento, di parola e di pensiero, anche critico".

Attacca anche Claudio Riso, segretario sindacato scuola Flc Cgil Modena: "L’intervento dei due ministri sul caso del libro del liceo di Carpi, ha il sentore della censura e dell’intimidazione. Un intervento inopportuno e irrispettoso verso l’intera comunità scolastica: la scelta dei libri di testo da adottare è legata all’autonomia scolastica e all’offerta formativa di ogni scuola, e avviene con un percorso democratico e condiviso che vede il coinvolgimento dei consigli di classe e del collegio dei docenti (nel mese di maggio e comunque non oltre la seconda decade dello stesso mese, per tutti gli ordini e gradi di scuola, ndr)". Con riferimento al libro in questione, aggiunge: "E’ un testo in dotazione in diverse scuole in tutta Italia, verosimilmente adottato già da qualche anno, ed edito da una storica ed autorevole casa editrice nazionale, non certo da una stamperia clandestina, che riprende un documento della prestigiosa organizzazione internazionale Human Rights Watch che opera per la tutela dei diritti umani. Viene da chiedere che cosa porti realmente Salvini e Valditara a spendere il loro tempo per occuparsi di questo libro: il loro intervento rappresenta un precedente pericoloso, forse addirittura inedito, nella storia dell’Italia democratica e repubblicana, che fa venire in mente pratiche censorie da Minculpop". Da parte sua il consigliere Bonzanini (Lega) ribadisce che "gli interventi giunti da più fronti non fanno che confermare la coda di paglia di chi, accortosi dell’errore, corre ai ripari. Le dichiarazioni in particolar modo del sindaco Righi (‘il testo è diventato strumento dell’ennesima polemica surreale’), in alcun modo coinvolto nella vicenda, paiono piuttosto una (non dovuta) difesa d’ufficio della propria maggioranza a guida Pd, per di più con una replica politica che poco ha di ‘civico’, perdendo la terzietà del ruolo che dovrebbe ricoprire in rappresentanza di tutti i carpigiani".

Maria Silvia Cabri