
L’elaborazione del pallone sonda
Una mattinata con il naso all’insù a cercare il pallone sonda stratosferico tra i tetti di Modena. Si preannuncia emozionante, questa mattina, il lancio verso la stratosfera della apposita strumentazione ideata e realizzata un gruppo di studenti e studentesse del liceo Tassoni di Modena.
Ma in cosa consiste propriamente questo pallone sonda? È il frutto del progetto elaborato nel corso dell’anno da una dozzina di alunni e alunne del liceo, sotto il tutoraggio del professor Andrea Betti: ragazzi e ragazze di quinta, di quarta ma anche di prima liceo, uniti dalla stessa passione. Insieme hanno creato questo pallone sonda stratosferico che sarà gonfiato con l’elio e lanciato dal cortile della scuola, in direzione stratosfera: l’obiettivo infatti è che superi l’altitudine propria di un volo di un jet, dunque oltre i 20mila metri, per poi ‘esplodere’ causa la scarsa pressione atmosferica e tornare a terra mediante un apposito paracadute. C’è apprensione per capire se l’esperimento funzionerà.
Ciò che rende speciale questo ‘pallone’ è il suo contenuto: al suo interno, infatti, sarà presente la strumentazione scientifica messa a punto dal gruppo di progetto. Ossia, un rilevatore di muoni (particelle), un tubo geiger per la rilevazione di raggi cosmici, webcam e altri sensori, nonché un dispositivo di trasmissione radio per inviare i dati a terra. Sia durante la salita che la discesa, infatti, i dati rilevati saranno inviati alla ‘stazione base’ grazie alla collaborazione con l’associazione radioamatori italiani di Modena.
Dati che, anche in presenza di eventi atmosferici avversi, saranno comunque memorizzati all’interno dell’apparecchiatura.
Il lancio programmato da liceo di viale Reiter sarà effettuato con l’assistenza tecnico-scientifica di una organizzazione specializzata in questo tipo di lanci, DaVinciCaelum, che grazie al gps contenuto nel pallone, ha garantito il recupero dello stesso entro quattro/cinque ora dalla discesa. I giovani scienziati del liceo hanno preso parte quest’anno a un gruppo storico del Tassoni, esistente da una quindicina d’anni, che ha progettato negli anni passati diverse sonde ‘CanSat’. Esperimenti didattici innovativi che hanno entusiasmato gli studenti.
Dalle dimensioni di una lattina, ‘can’, appunto, si è passatoi al pallone del diametro di un metro: per l’occasione gli studenti hanno ridenominato il gruppo ‘TanSat’. La preparazione e l’alloggiamento dei contenuti all’interno del pallone ed il lancio avverranno orientativamente tra le 11.30 e le 12.30, nel cortile del Tassoni.