EUGENIO TANGERINI
Cronaca

L’ultimo faccia a faccia pre voto. Città forte, arrabbiata o incompresa. Ecco le diverse visioni dei candidati

Confronto organizzato dalla Cisl tra i quattro aspiranti, "che hanno risposto alle nostre proposte". Tirate le somme della campagna elettorale, dibattito su case e lavoro. Tutti d’accordo sui rifiuti: si cambia.

L’ultimo faccia a faccia pre voto tra i candidati

Tempo di bilanci nel cortile del Leccio, in uno degli angoli più belli del centro storico, dove ieri è andato in scena l’ultimo faccia a faccia tra quattro candidati sindaci. "Un esercizio non rituale di democrazia partecipativa", secondo la definizione della Cisl che ha organizzato l’evento e coinvolto Massimo Mezzetti (centro-sinistra), Luca Negrini (centro-destra), Maria Grazia Modena (Modena X Modena) e Claudio Tonelli (Modena volta pagina, Up e Possibile).

Assenti gli altri tre candidati in lizza per il municipio, che non l’hanno presa bene. Ma dal sindacato spiegano così la scelta: "Ci siamo rivolti a chi in questi mesi di campagna elettorale ci ha contattato per un confronto e ha commentato le nostre proposte sulla città". Dunque si parte, a metà di un pomeriggio assolato. L’albero venerando che occupa il cortile osserva con sovrana noncuranza – quante ne avrà viste, in tanti secoli – ma almeno offre molta ombra, sotto le fronde allargate, a una platea di oltre 130 persone. Volti un po’ tirati, strette di mano e grande fair- play tra i candidati, chiamati a dire la loro con un protocollo rigido e tempi definiti per le risposte sul ’progetto delle cinque sicurezze’ che la Cisl presenta a protezione di famiglia, lavoro e imprese. Ma siccome siamo alla fine di un lungo percorso, che ha visto centinaia di

incontri negli ambienti più diversi, l’occasione è buona anche per chiedere ai protagonisti qual è la definizione di Modena che esce dalla loro personale esperienza di questi mesi.

Negrini risponde così: "Ho provato a mettere in campo un modo diverso di fare politica, trovando con orgoglio una città che ha un tessuto sociale forte.

Troppe poche volte, però, l’amministrazione ha tenuto conto del fatto che questo assetto solido merita uno slancio nuovo e una visione importante del futuro". Per Claudio Tonelli, invece, "questa è prima di tutto una città non ascoltata.

C’è carenza di dialogo con l’amministrazione comunale, si sottovalutano la rappresentanza e i corpi intermedi. Un altro aspetto riguarda i giovani di seconda generazione della comunità islamica. Si sentono discriminati, c’è rabbia e voglia di riscatto che dobbiamo incanalare nei modi giusti".

"Ho trovato una città prima diffidente e poi, via via, sempre più energizzante", racconta Maria Grazia Modena. "La gente mi ferma in strada, ha voglia di parlare, ha compreso che da medico sono abituata all’ascolto: una bella esperienza".

"Città orgogliosa e volitiva", questo l’identikit secondo Massimo Mezzetti.

"Non si riconosce certo in chi la descrive sull’orlo del baratro, anzi ha piena coscienza di quanto di buono è stato costruito in questi anni. Ma vede anche le criticità: vuole modificare e aggiustare. Sono due aspetti da tenere ben presente per chi governerà in futuro: valorizzare ciò che va bene e mettere mano a quel che va migliorato".

Su questo, appunto, si è concentrato il dibattito. I temi? Emergenza casa e caro affitti, parcheggi e rilancio del centro, welfare e aiuti alle famiglie, sicurezza urbana e sul lavoro. Con ricette a volte opposte, in altri casi non così dissimili.

E con una certezza: sul tema rifiuti e raccolta differenziata, chiunque vinca, qualcosa cambierà nella nuova legislatura. Per dirla con Mezzetti, "adottare un solo metodo per tutta la città è un’idea sbagliata". "Vedo un cambio di linea – chiosa Negrini – ecco una buona notizia".