"La scelta di un civico al di sopra delle parti favorirebbe la costruzione della coalizione larga e ci permetterebbe di evitare le primarie". Ex consigliere comunale a Soliera, nel Movimento 5 stelle dal 2012, il coordinatore provinciale dei pentastellati Massimo Bonora traccia strada e condizioni attraverso le quali si potrebbe arrivare alla coalizione larga del centrosinistra in tutta la provincia.
Bonora, per le amministrative in provincia di Modena quindi siete orientati sulle alleanze piuttosto che sulla corsa in solitaria.
"Sì, seguendo le indicazioni del presidente Conte proveremo a costruire la coalizione dell’arco progressista in tutti i Comuni della provincia, laddove sarà possibile naturalmente".
Quali sono le condizioni imprescindibili che porrete soprattutto al Partito democratico?
"Non ci sono condizioni imprescindibili e comunque cambiano da comune a comune. Al momento non possiamo entrare nello specifico perché sono in corso degli incontri".
Vi siete incontrati con il Partito democratico?
"Sì, con Il Partito democratico è stato un summit interlocutorio per capire se ci sono gli estremi per un’alleanza. E’ chiaro che in questi territori noi veniamo da una storia di opposizione importante che non si può cancellare del tutto".
I Dem hanno parlato di coalizione larga includendo anche Italia viva.
"Ecco con loro non ci sono le condizioni neanche per sedersi allo stesso tavolo. Anche nell’incontro alla festa dell’Unità sono emerse differenze radicali per esempio su salario minimo, reddito di cittadinanza. Non riesco a trovare neanche un elemento che ci unisca".
Ma se non doveste riuscire a trovare una quadra sarete comunque ‘costretti’ da Roma a stipulare un’alleanza oppure ognuno per la sua strada?
"Il Presidente Conte ci ha chiesto di sederci nei tavoli nell’arco progressista, e così stiamo facendo in tutta la provincia. Come ho detto veniamo da una storia di opposizione talvolta dura ed intransigente, ovvio che non andremo in coalizione con il Pd senza le opportune garanzie su programmi e, come abbiamo espresso agli incontri, con elementi di rottura".
Sul candidato sindaco esprimerete un vostro nome per poi sottoporlo alle primarie di coalizione oppure potrebbe anche andar bene una persona individuata dal Partito democratico?
"Esprimeremo un nostro nome ed eviteremo di fare le primarie di coalizione".
Ma senza primarie di coalizione prima delle elezioni non si potrà saldare l’alleanza, che può avere un solo candidato sindaco. A meno che non decidiate di appoggiare il centrosinistra solo in caso di ballottaggio.
"È uno dei punti da discutere, capire come si potranno incastrare queste due esigenze. Certo, se venisse fuori un civico, una personalità al di sopra dei partiti che potesse mettere d’accordo tutti, come è stato poi con Giuseppe Conte al governo, sarebbe visto con un’ottica diversa".