Le avevano poste in distribuzione, eppure non tutelavano la salute dei consumatori, anzi: filtravano 6 volte meno. La guardia di finanza del gruppo Aosta ha sequestrato 500mila mascherine Ffp2 nell’ambito di un’indagine per vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Uno dei laboratori di produzione dei dispositivi di protezione ‘contraffatti’ è stato individuato proprio a Modena dove ieri è scattato il blitz delle fiamme gialle. I finanzieri hanno eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di diverse società, punti vendita e magazzini, tra cui quello modenese, specializzate nella produzione e vendita di mascherine facciali. L’inchiesta, coordinata dal pm della procura di Aosta Manlio D’Ambrosi, è partita dai controlli effettuati in alcuni punti vendita delle principali catene di distribuzione nazionale. I finanzieri si sono concentrati su un modello di mascherina Ffp2 con marcatura CE2163, prodotta da un’azienda turca, particolarmente nota per la rapidità nei tempi di certificazione. A seguito delle analisi su alcuni dispositivi prelevati in un centro commerciale è emerso un valore di penetrazione del materiale filtrante superiore di oltre sei volte il limite stabilito dalla normativa, pertanto non sufficiente a tutelare la salute dei consumatori. Le fiamme gialle, attraverso l’analisi delle fatture di acquisto e di vendita sono riuscite a ricostruire l’intera filiera della distribuzione - dal produttore italiano, all’ultimo punto vendita situato sul territorio nazionale individuando e sequestrando circa mezzo milione di mascherine.
CronacaMascherine irregolari, maxi sequestro