
Monsignor Erio Castellucci
Modena, 15 giugno 2025 – E’ una guerra che colpisce duramente al cuore ognuno di noi. Se da una parte ci sono dolore e preoccupazione, dall’altra, inevitabilmente, c’è allarme. A fronte del nuovo conflitto in Medio Oriente, tra Israele e Iran, sono già state incrementate le misure di sicurezza su tutto il territorio nazionale e, ovviamente, locale. Questo vuole dire che anche nella nostra città le forze dell’ordine stanno adeguando i servizi di controllo rivolti in particolare agli obiettivi sensibili come sinagoga e Duomo.
Stretta anche sulle manifestazioni: è stata infatti cancellata proprio per motivi di sicurezza la manifestazione nazionale a sostegno di Israele prevista per oggi a Monchio di Palagano. L’evento, promosso da Associazione Setteottobre, Unione delle Associazioni Italia-Israele (UAII) e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), si sarebbe dovuto tenere in contemporanea con la marcia "Save Gaza", in programma da Marzabotto a Monte Sole, luoghi simbolo di una delle più gravi stragi nazifasciste in Italia. Gli organizzatori avevano scelto Monchio, anch’esso teatro di un eccidio nazista, come sede simbolica per la manifestazione. La grave situazione internazionale e le note tensioni tra Israele e Iran hanno portato alla decisione di annullare l’evento. Questa mattina, in centro a Modena, si svolgerà al suo posto un presidio: "Manifestazione per Israele e le democrazie". Una iniziativa volta ad esprimere una posizione netta "contro ogni forma di razzismo, antisemitismo e intolleranza", condannando "tutti i regimi totalitari, siano essi nazisti, islamisti o comunisti", e promuovendo "la libertà dei popoli, la democrazia e il dialogo interreligioso".
A prendere la parola su quanto sta accadendo in Medio Oriente è stato anche il vescovo monsignor Erio Castellucci che, partendo dell’escalation, ha affermato: "Tutto è iniziato con l’attacco di Hamas del sette ottobre per cui non ci sono abbastanza parole di condanna e che ha risvegliato una ferita sempre aperta, la Shoah. Ma ciò che sta ora accadendo non può che aumentare odio e risentimento che si trasmetterà alle generazioni che verranno".
Don Erio parla di risposta "non più entro i confini della legittima difesa, ma sproporzionata. Le conseguenze devastanti possono diventare mondiali. In questo momento è importante il ruolo dei cristiani". Da qui l’appello a fermare la violenza, rilanciando le parole del Papa.
Vista la precaria situazione a livello internazionale sale la preoccupazione anche per i tanti cittadini, tra cui un modenese, partiti alla volta dell’Egitto e che oggi scenderanno in strada per la manifestazione internazionale di solidarietà verso la Palestina. Una manifestazione non autorizzata, prevista al valico di Rafah – al confine con la Striscia di Gaza – a fronte della quale, al loro arrivo in aeroporto i partecipanti sono stati trattenuti per ore. Ore di paura e tensione.