EMANUELA ZANASI
Cronaca

Un nuovo metodo per identificare i cadaveri: lo studio dall’Ucraina

È uno dei temi trattati nel Congresso su medicina legale e scienze forensi a Modena, dove arriva come ospite il giornalista Stefano Nazzi per parlare di dna e cronaca nera

Il nuovo approccio di identificazione dei cadaveri, che arriva dall'Ucraina, è in grado di produrre risultati anche su corpi mummificati

Il nuovo approccio di identificazione dei cadaveri, che arriva dall'Ucraina, è in grado di produrre risultati anche su corpi mummificati

Modena, 7 giugno 2025 –  In uno scenario di 'mass disaster' come può essere una guerra, uno dei tanti risvolti drammatici è rappresentato dall'identificazione delle vittime e quindi dei cadaveri. Su questo tema arriva proprio dall'Ucraina un nuovo approccio in grado di produrre risultati anche su corpi mummificati.

Lo studio promosso dalla R.T. Weatherman Foundation – Iryna Khoroshayeva, Dmytro Holovin MD, Roman Tsyba MD e Nataliya Todorovska – è stato presentato al IV Congresso Internazionale Gruppi Simla (Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche) in corso a Modena. La metodologia innovativa riesce a ottenere immagini del pattern papillare nei casi in cui i metodi tradizionali di rilevamento delle impronte digitali siano inefficaci o inapplicabili, in particolare in presenza di cambiamenti post mortem tardivi.

Si tratta di uno dei tanti temi affrontati nella tre giorni che ha visto oltre 400 esperti da tutta Italia e da altri paesi europei confrontarsi sull'importanza della prova scientifica nelle indagini. Presenti patologi forensi, genetisti, tossicologi, criminologi entomologi e altri addetti ai lavori che insieme lavorano in equipe per cristallizzare quella che è la ‘prova’. Dei casi più eclatanti di cronaca nera si occupa da sempre il giornalista Stefano Nazzi, autore del podcast 'Indagini'.

Stefano Nazzi
Il giornalista Stefano Nazzi, autore del podcast 'Indagini'

Nazzi sarà ospite del convegno oggi, sabato 7 giugno, in un incontro aperto al pubblico a partire dalle 15 alla Camera di Commercio. "Sarà l'occasione per affrontare diverse tematiche di interesse pubblico – spiega il vicepresidente Simla Franco Marozzi – a partire dal rapporto dei media con le scienze forensi, evidenziando il ruolo che possono avere gli esperti medico legali nella ricostruzione giornalistica dei casi di cronaca, ma anche nell'esame del dna come prova principe”.

L'evento sarà aperto al pubblico fino a esaurimento posti, ma è obbligatoria la prenotazione via mail all'indirizzo simlaconvegno@brizzicomunicazione.it.