
La preside Viviana Valentini
"Aumenteremo i controlli e saranno avviate le procedure interne anche al fine di valutare i provvedimenti disciplinari nei confronti degli aggressori. La scuola farà la sua parte ma chiediamo anche la collaborazione di tutti, dalle famiglie ai ragazzi stessi". La dirigente scolastica del Meucci, Viviana Valentini, interviene dopo l’ennesima aggressione ai danni di uno studente della scuola. Dopo i due episodi di venerdì, quando nel piazzale fuori dall’istituto sono stati picchiati una ragazza e un ragazzo, lunedì mattina invece il gesto di violenza è avvenuto dentro le mura della struttura. Durante la ricreazione, un gruppo di studenti, pare di origine straniera, si è avventato contro un 15enne: all’origine ci sarebbe un pretesto futile, legato pare ad una sigaretta. "Siamo profondamente dispiaciuti. Garantiamo sempre la massima sorveglianza anche durante l’intervallo, mediante la presenza dei docenti – continua la preside – ma a volte qualcosa, purtroppo, può ‘sfuggire’. L’evento di lunedì è durato una manciata di secondi: abbiamo immediatamente soccorso l’alunno, lo abbiamo tranquillizzato, ascoltato, e allertato la famiglia. Proprio quella mattina, erano presenti, per altri motivi, gli agenti della Polizia di Stato, che hanno così potuto eseguire ulteriori controlli". In una delle aggressioni di venerdì erano coinvolti alcuni studenti del Vallauri: "Io e la dirigente del Vallauri, Silvia De Vitis, abbiamo incontrato il sindaco. Occorre unire le forze, aumentare i controlli, chiederemo la massima allerta a docenti e collaboratori scolastici, ma il nostro ‘appello’ è rivolto anche agli studenti che preghiamo di avvisarci subito se notano qualcosa di strano". La dirigente Valentini predisporrà "delle figure di ‘mentor’ in supporto sia ai ragazzi più fragili, sia a quelli problematici. Come scuola faremo il possibile, ma il primo approccio educativo parte dalla famiglia: è compito dei genitori controllare l’uso che i loro figli fanno dei social e quali contenuti condividono, spesso inneggianti alla violenza". In questi giorni si è intensificata la presenza delle forze dell’ordine fuori dalla scuola, agli orari critici e ieri, durante l’intervallo, per i corridoi c’erano carabinieri in divisa. All’uscita, alcuni genitori hanno aspettato i figli: "Vorremmo capire cosa sta succedendo – racconta un padre –. Siamo di origine marocchina, mio figlio ha 17 anni, gli ho detto che deve essere prudente, non mettersi nei guai, siamo venuti qui per farlo studiare e garantirgli un futuro migliore. La scuola è fatta per imparare non per litigare". "Esprimiamo grande preoccupazione per le numerose risse che si sono recentemente verificate nei pressi del Meucci – affermano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Claudio Cortesi ed Enrico Fieni –. Una vera e propria escalation di violenza giovanile ed è evidente il totale fallimento dell’amministrazione di sinistra, a cui è in capo la sicurezza del territorio. Chiediamo l’immediata applicazione del Decreto Caivano". "Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho incontrato i dirigenti scolastici per ascoltare il loro punto di vista e condividere una linea comune di intervento. Questi episodi – dice il sindaco Riccardo Righi – ci parlano di un disagio diffuso tra i giovani. In questi giorni c’è chi ha invocato la repressione, più controlli: penso che la sola repressione rappresenti una resa, il gettare la spugna di fronte alla nostra responsabilità educante. Non è con gli agenti davanti ai cancelli o con le multe ai genitori in difficoltà che si risolve il malessere di un adolescente. Serve di più. Serve comunità. Abbiamo deciso di attivare subito una serie di azioni e tavoli con le scuole, di incontrare famiglie e ragazzi, implementare strumenti per la sicurezza e rafforzare le risorse destinate per il contrasto al disagio giovanile". Maria Silvia Cabri