VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Mistero di Daniela Ruggi, il Ris a casa e nell’auto dello sceriffo: “Nessuna traccia di sangue”

Repertati alcuni oggetti che saranno analizzati per chiarire se siano della 31enne scomparsa. Il legale: “Nessun segno di colluttazione”. Ora attesa per l’analisi dei campioni biologici

Mistero di Daniela Ruggi, il Ris a casa e nell’auto dello sceriffo: “Nessuna traccia di sangue”

Modena, 16 dicembre 2024 – Nessuna traccia, nessun indizio che porti a Daniela Ruggi. È stata una giornata lunga, quella di ieri, per il Ris di Parma. I militari dell’Arma, infatti, hanno passato al setaccio sia l’auto che l’abitazione di Domenico Lanza (lo Sceriffo di Cavriago), non trovando nulla – all’apparenza – che possa essere in qualche modo riconducibile alla 31enne o comunque ad un eventuale gesto di violenza. Parliamo ovviamente dell’unico indagato con l’ipotesi di reato di sequestro di persona a seguito della scomparsa di Daniela da Vitriola di Montefiorino (nel Modenese); scomparsa che la procura ‘data’ a partire dal 20 settembre in poi. In realtà, successivamente diverse persone hanno segnalato avvistamenti della giovane sia a Porta Aperta il 23 ottobre, sia in stazione a Modena ma Daniela non si trova.

Mistero di Daniela Ruggi, il Ris a casa e nell’auto dello sceriffo: “Nessuna traccia di sangue”

Gli accertamenti questa mattina sono partiti appunto dalla Fiat Punto di Lanza e sono stati effettuati dagli uomini del Ris all’interno della caserma dei carabinieri di Pavullo, dove l’auto era stata portata dopo il sequestro. Dal baule della vettura, infatti, il 67enne aveva ‘candidamente’ estratto davanti alle telecamere di Mediaset gli indumenti intimi di Daniela. Gli accertamenti tecnici sono durati oltre due ore. Dopo di che i militari, intorno alle 15 hanno raggiunto l’abitazione del 67enne, a San Martino di Polinago. Una strada ripida e ricoperta di neve, dove sorge la vecchia casa, isolata, in cui l’uomo fino a poco tempo fa viveva con l’anziana madre, ora ospite in una struttura. Anche in questo caso, però, almeno ad una prima ispezione i militari non avrebbero rinvenuto nulla di significativo ma, ovviamente, saranno effettuate ulteriori analisi e verifiche su alcuni liquidi biologici di cui sono stati prelevati i campioni e su altro materiale. "Non sono emersi segni di colluttazione o violenza e neppure tracce di sangue – specifica l’avvocato dell’indagato, Fausto Gianelli –. Saranno però effettuati a Parma gli esami sui campioni prelevati. I militari hanno perlustrato anche con il luminol ogni angolo della casa, dalla soffitta alla cantina e pure la legnaia. Sono stati trovati in camera da letto alcuni indumenti femminili ma è emerso che gli stessi appartenevano all’anziana madre del mio cliente che ora è in una casa di cura. Era stato come noto rinvenuto anche uno smalto rosso: sarà analizzato ma pare che anche quello appartenesse alla mamma di Lanza".

A sinistra Domenico Lanza, noto a Montefiorino come 'lo sceriffo'. A destra Daniela Ruggi, 31 anni, scomparsa
A sinistra Domenico Lanza, noto a Montefiorino come 'lo sceriffo'. A destra Daniela Ruggi, 31 anni, scomparsa

In cantina i militari del Ris hanno rinvenuto però due cartoni di cartucce analoghe a quelle sequestrate lo scorso sei dicembre e polvere da sparo. Come noto l’uomo è finito in carcere proprio per detenzione illegale di armi anche clandestine. Per quanto riguarda poi l’ispezione nell’auto dell’uomo, Gianelli afferma: "Possiamo dire che gli accertamenti sono stati molto precisi e si sono avvalsi anche del luminol. Si cercavano ovviamente tracce ematiche che non sono state trovate. L’esame è stato quindi negativo e sono stati comunque raccolti per sicurezza alcuni campioni nei punti di contatto per cercare eventuali tracce occulte e biologiche per capire chi sia transitato sull’autovettura. Sono stati infine raccolti alcuni oggetti – spiega ancora – come legnetti per accendere la stufa, attrezzi utensili e alcuni bigliettini ma tutte cose che Lanza teneva in auto ma nulla è riconducibile alla Ruggi allo stato attuale".