
Pedro Mendes in azione
Il campionato aspetta tutti e nessuno. Alla fine delle partite della sesta di ritorno e quindi a tredici giornate dalla fine, dopo la sconfitta di Marassi il Modena è in quel gruppone di otto squadre, racchiuse in soli cinque punti, che continuano a vedere la zona playoff più o meno vicina, ma che allo stesso tempo devono tenere gli occhi ben attenti allo specchietto retrovisore. Dopo aver ‘assaggiato’ una settimana fa il sapore delle posizioni che portano alla post season (a proposito, la Cremonese ha recuperato due punti allo Spezia, si è portata a meno 9 e la disputa dei playoff per ora è salva), i canarini, per differenza reti sul Cittadella, occupano ancora la famosa parte sinistra della graduatoria ma hanno assottigliato da cinque a tre lunghezze il vantaggio sulla quintultima, che al momento è una Carrarese che in questo inizio del 2025 è decisamente in caduta libera.
Il ko dei gialli a Genova quindi ha fatto danni che possiamo definire, numeri alla mano, tutto sommato limitati, ma che proprio per questo motivo accende i rimpianti per quel salto di qualità che proprio non riesce ad arrivare. Il successo casalingo con il Mantova, condito da una buona prova, aveva riacceso quegli entusiasmi che già il buon pari di Cremona aveva in parte alimentato: proprio per questo la sconfitta contro la Samp, arrivata al termine di una prova non bella e che non ha lasciato dietro di sé spazio a recriminazioni, ha il sapore di un passo indietro.
La classifica, proprio per la sua attuale fluidità, non è ancora da considerarsi pericolosa, anche se il Modena continua quel trend che lo vede andare discretamente con le formazioni che la precedono in classifica rispetto (vedi la Samp, prima del match sotto di cinque lunghezze rispetto ai gialli) a quelle che la seguono. Ovvio che non è certo il momento neppure di pensare a classifiche avulse di sorta, anche perchè si spera di non dovere andare a fare conteggi del genere. Obbligatorio guardare avanti e oggi più che mai a una gara alla volta: il prossimo step si chiama Spezia, squadra che giusto ieri ha mostrato un carattere incredibile recuperando due reti al Palermo nei minuti di recupero.
La cosa che ci viene da dire è un appello agli attaccanti canarini, che sinora hanno fornito complessivamente alla causa soltanto dieci delle trentuno reti messe a segno, ora servono i gol di Pedro e compagni. Concludendo e tornando a bomba alla classifica, se i playout sono a tre punti, ad altrettante lunghezze ci sono i playoff: è arrivato il momento di superare quella maledetta asticella che sinora ha respinto ogni tentativo ogni volta che è stata alzata.
Alessandro Bedoni