Modena, uccise a fucilate moglie e figlia: Salvatore Montefusco a processo per maltrattamenti

Castelfranco, l’uomo sarà giudicato a giugno per le vessazioni in famiglia. Ma la Procura ha chiuso le indagini sul duplice delitto e chiederà il giudizio anche per omicidio

Gabriela Trandafir, 47 anni e la figlia di lei, Renata, 22 anni

Gabriela Trandafir, 47 anni e la figlia di lei, Renata, 22 anni

Modena, 14 aprile 2023 – Era giugno dello scorso anno quando il dolore squarciò il silenzio a Castelfranco Emilia. Salvatore Montefusco, 69 anni, ammazzò con numerosi colpi di fucile la moglie Gabriela Trandafir, 47 anni e la figlia di lei, Renata, 22 anni nella loro grande villa alla Cavazzone.

Nei giorni scorsi sono state chiuse le indagini sul duplice omicidio, pluriaggravato, e presto arriverà la richiesta del processo per il pensionato, da quel momento in carcere. Ieri, intanto, Montefusco è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti nei confronti delle due vittime. Mamma e figlia, infatti, prima di essere barbaramente ammazzate avevano presentato denuncia per maltrattamenti e per atti persecutori ma la procura aveva presentato richiesta di archiviazione . Durante l’udienza di convalida dell’arresto, al Sant’Anna, Montefusco aveva ammesso le proprie responsabilità, sostenendo di essere egli stesso vittima di vessazioni da parte delle due vittime. L’imprenditore aveva il timore che la moglie potesse cacciarlo dalla sua abitazione, di cui aveva l’usufrutto (la nuda proprietà era dei figli).

Una casa, quella di Castelfranco, divenuta per Salvatore un’ossessione tanto da temere l’udienza di separazione che si sarebbe dovuta celebrare il giorno successivo al delitto. Il pensionato, di San Cipriano D’Aversa, aveva conosciuto Gabriela circa vent’anni fa ed era iniziata una relazione, pur avendo l’uomo una moglie e tre figli con i quali viveva a Riolo. La tragedia era avvenuta nella villetta di via Cassola di Sotto, frazione di Cavazzona poco dopo le 12 di lunedì 13 giugno.

L’uomo aveva sparato con un fucile a canne mozze prima alla 22enne, in giardino. Poi aveva raggiunto la moglie, che aveva cercato di nascondersi in casa. Alla vista del figlio 17enne, l’imprenditore gli aveva chiesto di andarsene altrimenti "ammazzo anche te" - gli aveva detto. Dopo aver ucciso la donna, l’assassino si era recato in un bar di Castelfranco, dove era stato raggiunto dai carabinieri e arrestato per duplice omicidio pluriaggravato. Gabriela Trandafir aveva denunciato almeno tre volte il coniuge.

La prima denuncia per maltrattamenti risaliva al luglio 2021, con un’integrazione ad agosto e un’altra denuncia presentata a dicembre. Per quei maltrattamenti ieri il pensionato è stato quindi rinviato a giudizio (il processo inizia a giugno) ed ora si attende la fissazione dell’udienza per il duplice delitto. Non è escluso che i due procedimenti possano essere riuniti in un unico processo essendo stati i maltrattamenti dei campanelli di allarme (purtroppo rimasti inascoltati) per il successivo tremendo delitto.

v. r.