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Modena Volley in crisi: Giuliani critica Gutierrez e Davyskiba, De Cecco al centro del gioco

Modena Volley fatica in classifica. Giuliani critica Gutierrez e Davyskiba. De Cecco è cruciale per la ricezione.

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Il tecnico Alberto Giuliani non ha ancora trovato un sestetto di base

Il tecnico Alberto Giuliani non ha ancora trovato un sestetto di base

Era dalla stagione 2008/2009 che Modena non chiudeva il girone d’andata così indietro in classifica, allora decima con una squadra che poi non raggiunse i play off. Rimanendo nell’ambito dei numeri anche il girone d’andata della tanto vituperata scorsa stagione era stato nettamente migliore, una posizione in più in graduatoria, tre punti in più in classifica, soprattutto due vittorie in più e quindi due sconfitte in meno nel computo totale.

L’anno scorso Modena aveva vinto lo stesso numero di match della terza in classifica, Piacenza, e uno solo in meno rispetto alla seconda, Trento. Oggi Trento, ancora seconda, ha in cascina quattro successi oltre la Valsa Group. Il nodo da sciogliere però, classifica e numeri per un attimo lasciati in secondo piano, rimane lo stesso di dodici mesi fa, di dieci mesi fa, di un mese fa. Che squadra è, Modena Volley? Che identità ha? Su quali pilastri si basa il suo gioco?

Ha stupito domenica lo sfogo diretto di Giuliani contro Gutierrez e Davyskiba. Ha stupito perché è stato lui a decidere di mandarli in campo titolari per la prima volta in stagione, osservando i "numeri e basandomi sulla settimana di allenamento". Le partite sono altra cosa però, questo Giuliani lo sa bene, così come conosce bene le differenze temperamentali tra i martelli.

Il nodo, probabilmente, è insito alla costruzione della squadra, la cui star è Luciano De Cecco. L’argentino, per svolgere al meglio il suo ruolo, ha bisogno della ricezione dentro i tre metri, di appoggi precisi, di free ball gestite con pulizia certosina. In un sistema del genere Gutierrez, tra i tre martelli che lottano per il posto il migliore in ricezione, diventa ingranaggio quasi imprescindibile. Solo che il cubano, almeno fin qui, sta faticando tantissimo in tutti gli altri fondamentali, battuta e attacco sopra gli altri, e allora ecco che una coppia come Rinaldi e Massari arriva a funzionare meglio all’interno di un match nel quale le bordate vengono contenute dal parmigiano e le accelerate date dal modenese, indemoniato domenica, forse deluso per essere stato lasciato in panchina in un’occasione così importante.

Modena ha bisogno di decidersi: puntare su una squadra titolare e far acquisire minuti e sicurezze a quella. La staffetta costante, evidentemente, non funziona, non è tagliata su misura per questa rosa e questi giocatori. Il calendario del girone di ritorno inizia con una sfida casalinga difficile ma tutt’altro che impossibile (chiedere a Verona o Civitanova) contro Piacenza e poi vedrà alcune delle partite più importanti per le posizioni nobili programmate in casa. Risalire si può, basta avere idee chiare e combattere per quelle. A tutti i livelli.

Alessandro Trebbi