Moschea, la Lega all’attacco "Esposto alla Corte dei Conti"

"Benefici negli anni all’associazione islamica: dov’è l’interesse pubblico?". Il Comune: "Nessun contributo, diffamatorio parlare di danni erariali".

Moschea, la Lega all’attacco  "Esposto alla Corte dei Conti"

Moschea, la Lega all’attacco "Esposto alla Corte dei Conti"

La Lega presenta un esposto alla Corte dei Conti sulle decisioni della giunta a beneficio della comunità islamica a partire dal rinnovo della concessione dell’area di via delle Suore. "Dopo che in Emilia Romagna – hanno spiegato gli esponenti del Carroccio Guglielmo Golinelli, Caterina Bedostri, Giovanni Bertoldi, Luigia Santoro, Claudio Malavasi e Mario Mirabelli – la Corte dei Conti ha iniziato a condannare amministrazioni a guida Pd, come il sindaco e tutta la giunta di Fidenza, anche a Modena, ritiene la Lega, "sindaco e amministratori dovrebbero assumersi la responsabilità di avere deciso di riconoscere tali benefici a favore della costruzione di un nuovo luogo di aggregazione destinato alla preghiera con oneri non ancora definiti, ma che sicuramente rimarranno a carico della comunità Modenese". Il Carroccio in particolare ravvisa "la possibilità di una condotta gravemente colposa a carico degli amministratori nei confronti di soggetti già beneficiari di sovvenzioni e contributi che danno origine a una presunta indebita duplicazione di vantaggi a favore della stessa associazione".

Per Golinelli e Bertoldi "il Comune di Modena ha dato per anni uno spazio pubblico a una associazione privata islamica, rinnovando tale concessione nel 2021 (la delibera numero 239) senza bando a titolo gratuito nella sede di proprietà comunale ceduta alla Cpc. Non solo: ora si pensa di realizzare una nuova moschea su un terreno messo a disposizione dalla Cpc nell’ambito dell’ampliamento aziendale, considerando tale realizzazione un beneficio pubblico per tutta la cittadinanza, quando invece tale beneficio non sussiste ma il vantaggio esiste solo per la comunità islamica".

Dal Comune replicano che "il centro religioso islamico è riconosciuto fin dagli anni Novanta tra gli edifici di proprietà comunale: il Consiglio comunale nel 1994 ha stabilito che questi immobili destinati ai servizi religiosi devono essere assegnati gratuitamente". Con la delibera del 2021 si rinnova la concessione gratuita, già assegnata nel 2012, "senza ulteriori oneri per il Comune. Anzi, la delibera del 2021 precisa che l’associazione della comunità islamica ha realizzato negli anni, a proprie spese, lavori di riqualificazione dell’immobile". In prospettiva, "si prevede lo spostamento della Moschea nell’area dell’ex Prolatte sulla base di un interesse pubblico affermato dal Consiglio comunale lo scorso 30 giugno: diventa del privato, per espandere l’azienda, l’area dove oggi si trova il centro religioso, diventerà pubblica quella da rigenerare dove sarà realizzato il nuovo edificio per il quale non è previsto alcun contributo economico da parte del Comune. Quindi è assolutamente fuori luogo e diffamatorio ipotizzare danni erariali e accostare il Comune di Modena a vicende di altri enti locali senza alcuna attinenza".

Gianpaolo Annese