“Mostra blasfema a Carpi”, esposto “a carico” del vescovo e dei suoi collaboratori: “Vilipendio della religione cattolica”

Nel mirino il vescovo Erio Castellucci, con il documento si chiede anche “il sequestro dei quadri ove Gesù e Maria vengono rappresentati in atti sessuali”. A presentarlo è stato l'avvocato Francesco Minutillo di Forlì che dice di aver ricevuto e raccolto l'incarico da numerosi fedeli della sua città, di Ravenna e Bologna

Il vescovo Erio Castellucci; nel riquadro, un quadro della mostra

Il vescovo Erio Castellucci; nel riquadro, un quadro della mostra

Modena, 15 marzo 2024 – Un esposto alla Procura di Modena “a carico” del vescovo Erio Castellucci e dei suoi collaboratori “per vilipendio della religione cattolica, bestemmia ed esposizione di immagini blasfeme in luogo sacro. Nell’esposto si chiede anche il sequestro dei quadri ove Gesù e Maria vengono rappresentati in atti sessuali”.

A presentarlo è stato l'avvocato Francesco Minutillo di Forlì, storico esponente della destra romagnola, che spiega di aver ricevuto e raccolto l'incarico da numerosi fedeli di Forlì, Ravenna e Bologna "affinché la Procura di Modena valuti ed accerti le eventuali responsabilità in relazione a quanto sta accadendo presso la mostra promossa dalla Diocesi di Carpi, dove sono esposti nella Chiesa Consacrata di Sant'Ignazio dei quadri che ripugnano anche il seppur minimo senso religioso cattolico”.

Nei giorni scorsi era stato 'La Nuova Bussola Quotidianà, quotidiano online di area tradizionalista cattolica a tacciare la mostra 'Gratia Plenà come blasfema, mentre la Diocesi aveva difeso le opere dell'artista Andrea Saltini nella sede del museo diocesano di Carpi.