STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Musica ’Riflesso’, Roveri firma un mini-album

Sulle principali piattaforme quattro brani inediti dell’addetto stampa del ’Pavarotti-Freni’: "L’insegnamento del cantautorato anni ’80 e ’90"

Alessandro Roveri al pianoforte insieme ai musicisti che lo hanno affiancato

Alessandro Roveri al pianoforte insieme ai musicisti che lo hanno affiancato

"Ma suonare, ma cantare non è come passeggiare o guardare la tv..." La canzone è suadente, intrigante, se vogliamo anche un po’ ruffiana, e vi si coglie un pizzico di ironia. Potrebbe essere un brano di Sergio Cammariere o magari di Vinicio Capossela, di Paolo Conte o di qualche altro amato chansonnier italiano. E invece è la sorpresa che ci ha fatto Alessandro Roveri, noto addetto stampa del teatro Comunale Pavarotti Freni di Modena, e prima ancora pianista e compositore: tre giorni fa sulle principali piattaforme di streaming (da Spotify a Tidal e Apple Music) è uscito ’Riflesso’, un suo minialbum con quattro brani inediti. "Li ho composti nell’ultimo anno, e mi è piaciuto inciderli e condividerli", confida, non senza ritrosia.

Roveri è apprezzato pianista e nella sua Parma ha tenuto anche concerti alla Casa della musica, ma la sua attività di relazioni esterne, ovviamente, è molto più conosciuta fra gli addetti ai lavori. Già lo scorso anno, tuttavia, Kathy McCabe, ideatrice e conduttrice di ’Dream of Italy’, fortunato programma tv statunitense, gli ha chiesto di comporre il tema conduttore della sua nuova serie ’Dream of Europe’ che è stato registrato a Londra nei mitici studi di Abbey Road, da sempre legati all’epopea dei Beatles. Sui social circola un video del backstage dell’incisione del brano.

"Quell’esperienza mi ha spronato a mettermi a comporre – racconta Alessandro –. E sono nate così queste canzoni". ’Via da te’ è una dolce ballata con il sapore dei successi di Gino Paoli, in cui Roveri duetta con Elena Rosselli; ’World brand new’ ha il tocco raffinato ed elegante dei brani di Norah Jones, con sfumature jazz e blues; ’Ma suonare’ è una scanzonata riflessione sul mestiere di musicista, "la musica nel sangue, tu l’hai vista, sai cos’è. Notti bianche, pochi soldi, Sonny Rollins, John Coltrane"; e per finire ’È buia la città’, un suggestivo notturno quasi autobiografico, "sale una voce dal mio teatro, con la sua luce mi guiderà", quasi alla De Andrè. Alessandro Roveri si accompagna alla tastiera del pianoforte, e con lui suonano due musicisti di vaglia, Emiliano Vernizzi al sax e Stefano Carrara al basso: i brani sono stati registrati nelle scorse settimane a Parma, al Sonic Temple Studio di Andrea Rovacchi, che ha iniziato la sua carriera al prestigioso Studio Esagono.

"In queste canzoni c’è un po’ di me, e soprattutto delle mie passioni musicali – sottolinea Alessandro Roveri –. C’è dentro un repertorio che sicuramente ho interiorizzato e ho fatto mio, in particolare l’insegnamento di tutto un cantautorato italiano di pregio degli anni ‘80 e ‘90 che ho sempre apprezzato". In queste canzoni, di certo, c’è il ’Riflesso’ di un grande amore per la musica e per i sentimenti che ci regala. Già: come canta Alessandro, ’Everybody loves the music, everybody likes the blues...’.