
Castelvetro, allestita un’esposizione della tradizione contadina. I fondi per il recupero della struttura sono arrivati grazie al Pnrr
Dopo diverse vicissitudini, che avevano visto anche lo spostamento delle campane dalla loro sede originaria, il campanile della chiesa di Solignano Vecchio è tornato agli antichi splendori e domenica scorsa è stato inaugurato l’avvenuto restauro. L’opera di restyling è durata tre anni ed è stata possibile grazie alla partecipazione al bando Pnrr "M1C3 Turismo e Cultura - Misura 2 - Investimento 2.2 - Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale", mediato dalla Regione.
"Questo antico campanile – spiegano dalla parrocchia - è stato reso accessibile al pubblico e dotato di una nuova cella campanaria. E’ stato inoltre allestito a museo della civiltà contadina". La cerimonia di inaugurazione si è svolta domenica alla presenza del parroco don Martino, dell’assessore all’Urbanistica di Castelvetro, Rita Botti, dei tecnici progettisti, dei membri del consiglio pastorale e di tanti solignanesi orgogliosi dell’opera di restauro.
"La storia di questo campanile – proseguono poi dalla parrocchia - è curiosa: inaugurato nel 1830, fu protagonista per pochi decenni della vita parrocchiale. Nel 1869 l’avvio dei lavori per la nuova chiesa "a valle" (di Solignano Nuovo, ndr) lo mise in secondo piano. Negli ultimi 20 anni il campanile versava in grave stato di degrado, a tal punto che, qualche anno fa, per evitare il crollo della cella campanaria, erano state portate a terra le campane e conservate nella chiesetta a fianco. Ora finalmente, dopo lungo tempo, sono tornate a suonare".
L’assessore Botti, nel suo intervento, ha ricordato "il valore simbolico" del campanile per tutta la comunità, ringraziando la parrocchia "per aver saputo con estrema competenza utilizzare sapientemente i fondi regionali Pnrr e portare a compimento un’opera che sarà una ricchezza per l’intero territorio".
Terminata la cerimonia con la benedizione del campanile e il taglio del nastro, una lunga fila di persone ha potuto visitare il campanile, salire fino alla cella campanaria ed ammirarne la bellezza. "Un ringraziamento a tutti i parroci di Solignano – conclude la parrocchia - che si sono succeduti in questi decenni, alle famiglie Bordone e Guendalini che con la loro preziosa collaborazione hanno contribuito a sanare le ormai passate questioni amministrative e giudiziarie, alla Diocesi di Modena e in modo particolare al compianto don Franco Silvestri, che ha amato e fatto tanto per questa piccola chiesetta di Solignano vecchio e per il suo campanile". Marco Pederzoli