Si è presentato a Porta Aperta pretendendo la cena e un letto. A causa del suo temperamento violento e noto, però, è stato allontanato. A quel punto il giovane ha dato in escandescenza iniziando a diventare sempre più molesto ed offensivo nei confronti degli operatori. Si è reso così necessario l’intervengo degli agenti della polizia di Stato ma, all’arrivo delle volanti, il ragazzo si è scagliato contro i poliziotti cercando di stringere le mani al collo ad uno dei due. Non solo: l’aggressore ha pure tentato di morderli. L’uomo è stato arrestato. Si tratta di un cittadino del Gambia, irregolare sul territorio finito in manette per resistenza e oltraggio. L’episodio si è verificato lunedì’ sera quando, appunto, le volanti sono intervenute nel centro di prima accoglienza Porta Aperta dove il 30enne stava aggredendo verbalmente gli operatori. Gli stessi avevano appena respinto la sua domanda di pernottamento proprio perchè aggressivo e offensivo e si era reso protagonista di episodi simili in passato. Alla vista delle divise, però, il giovane è divenuto ancor più ingestibile tanto da mettere le mani al collo ad uno dei poliziotti e da causare ad entrambi lesioni giudicate guaribili in pochi giorni. Ieri mattina, all’esito della direttissima nei confronti del 30enne è stato disposto l’obbligo di presentazione alla pg. Il legale ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata fissata per il due aprile. In quella data non si esclude che per il ragazzo possa essere chiesta una perizia psichiatrica avendo comunque mostrato segni di disagio psicologico. Situazione che, ancora una volta, mette sotto i riflettori il delicato tema della gestione e cura di ‘soggetti’ irregolari sul territorio, affetti da patologie psichiatriche spesso protagonisti di episodi di violenza per i quali risulta particolarmente complessa la presa in carico.
v.r.