
"Era proprio necessario un nuovo Autovelox?". L’interrogativo surriscalda ulteriormente il Ferragosto nonantolano. Cittadini divisi a proposito del rilevatore della velocità, già pienamente attivo, piazzato da poco più di una settimana sulla via di Mezzo, prima del sottopassaggio verso le Casette lungo la direzione Bomporto-Nonantola. "Quella strada non è una pista, giusto controllare", "i 30 chilometri orari è una soglia troppo bassa, si rischiano i tamponamenti", sono grossomodo le ragioni dei due schieramenti. A spiegare le ragioni per cui il Comune ha chiesto alla Provincia l’autorizzazione a collocare il velox in quel punto è il sindaco Federica Nannetti: "All’altezza dell’ingresso e dell’uscita del sottopasso, tra l’altro piuttosto profondo, con una discesa importante, ci sono delle abitazioni costruite prima che la Provincia realizzasse la tangenziale. Capita che le automobili lo percorrano con notevole velocità, anche ai 60-70 chilometri, determinando un pericolo per i residenti. Io sono del parere che non debba esserci bisogno di un autovelox per rispettare il codice della strada, ma evidentemente non per tutti è così". Subito dopo il ‘tunnel’ il limite è di 50, nel sottopasso è di 30 perché, come spiega il sindaco, "vi transitano anche le corriere del trasporto pubblico". A confermare la necessità dell’autovelox è il comandante della polizia locale Luca Di Niquili: "I nostri agenti hanno rilevato diversi incidenti negli ultimi tempi e così abbiamo deciso di collocarlo in quel tratto: ma al di là degli incidenti l’elemento che ci ha convinto ad agire è stato quello della velocità con cui molti veicoli percorrono la strada, andando ben oltre il limite. Siamo in un centro abitato, è un comportamento molto pericoloso".
Gianpaolo Annese