Nubifragio a Ravarino, tetto scoperchiato e paura

Stuffione il vento ha sradicato un grosso pioppo, colpita un’azienda agricola. I proprietari: "Le tegole volavano ovunque"

I vigili del fuoco al lavoro dopo la tromba d'aria

I vigili del fuoco al lavoro dopo la tromba d'aria

Ravarino, 30 maggio 2018 - «Una tromba d’aria a tutti gli effetti», secondo la gente della frazione di Stuffione di Ravarino. Più che un forte nubifragio accompagnato dal forte vento quella che si è abbattuta sulla frazione lo scorso lunedì sera aveva infatti tutte le caratteristiche di una violentissima tromba d’aria. Ne è stata testimone anche il sindaco Maurizia Rebecchi, che abita con la famiglia nella frazione di Stuffione di Ravarino. «Il vento era fortissimo e ha spezzato rami importanti e robusti, piegato antenne, rovesciato fioriere pesantissime, sradicato un pioppo che si è abbattuto su un palo della luce, anche se questo è accaduto al confine con il comune bolognese di Crevalcore, e la pioggia è caduta con altrettanta potenza. Grazie a Dio non c’è stato alcun ferito, ma la violenza del vento e del temporale hanno fatto pensare al peggio».

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Ringrazia il cielo anche la famiglia dell’imprenditore agricolo Jaures Pedrazzi, molto conosciuto nella Bassa modenese, che risiede in via Paradiso dove il vento ha parzialmente scoperchiata la loro abitazione provocando la caduta di tegole e il sollevamento della guaina catramata posta a copertura dell’edificio. "Erano all’incirca le 19 e mio marito – racconta la moglie Simona – era giunto a casa da pochi istanti quando sono cominciare a volare le tegole; fortunatamente si è fermato tra la casa e il magazzino agricolo, altrimenti il rischio di finirci sotto sarebbe stato enorme".

"Possiamo tirare un sospiro di sollievo, siamo tutti salvi – commenta la signora Simona – ma abbiamo passato attimi bruttissimi e purtroppo rivissuto, complici anche i fortissimi rumori e la pioggia che cadeva all’interno dell’abitazione, i drammatici momenti del terremoto di sei anni fa. Tra l’altro – commenta – con una coincidenza di date davvero inquietante». Il fortissimo vento ha letteralmente scoperchiato parte del tetto «e se non fosse stato per i camini, che hanno fatto da barriera – racconta Simona – sarebbe volato via del tutto".

Sul posto si sono recati i vigili del fuoco volontari di Finale, che a loro volta, vista la portata del danno, hanno allertato i vigili del fuoco del Comando di Modena. Una ditta specializzata ha già iniziato i lavori di ripristino, mettendo in sicurezza parte del tetto, ma soprattutto coprendo il buco per evitare ulteriori infiltrazioni d’acqua. La famiglia Pedrazzi, che ieri mattina ha interessato anche l’ufficio tecnico del Comune, ha così potuto rimanere nella propria abitazione.