
LA PROPRIETÀ di Nuova Iride – di via Giardini a Ubersetto – non dà alcuna notizia di sè e gli 84 lavoratori rimasti dai 96 iniziali «non sanno cosa fare e pensare». A riferirlo è Letizia Giello, segretario nazionale di Fesica-Confsal, settore ceramico. A quanto pare la proprietà starebbe alla ricerca di investitori esteri cui cedere tutta o una parte dell’azienda, ma al momento non ci sono comunicazioni ufficiali. «I lavoratori – dice la sindacalista – non hanno alcuna copertura economica e non ricevono notizie dall’azienda dal 17 marzo, allorché uno dei dirigenti, Fabrizio Vardanega, comunicò ai sindacati, che avevano richiesto un incontro urgente, di non essere in grado di garantire la continuità dell’attività produttiva dell’azienda, ormai affidata nelle mani esperte di una società milanese di consulenza». La proprietà in quel periodo «avrebbe fatto sapere, nel giro di pochi giorni, se ci sarebbe stato un futuro per Nuova Iride, salvata dalle ceneri di Iride, fallita il 13 luglio 2017. Vardanega aveva poi dato ordine all’ufficio personale di informare i lavoratori che nel frattempo l’azienda si sarebbe fermata per 2 settimane. Le settimane sarebbero poi diventate 3: ora i giorni e le settimane non si contano più. Cancelli chiusi. L’ufficio del personale non esiste più. Gli 84 lavoratori sono disperati». La settimana prossima è previsto un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro nelle sede della società di consulenza.
g.a.