STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Omaggio all’indimenticato don Ettore. Annullo postale a 10 anni dalla morte

Parroco per 44 anni, è nel cuore dei finalesi. Speciale cartolina e sarà dedicato a lui il libro sul Duomo

Parroco per 44 anni, è nel cuore dei finalesi. Speciale cartolina e sarà dedicato a lui il libro sul Duomo

Parroco per 44 anni, è nel cuore dei finalesi. Speciale cartolina e sarà dedicato a lui il libro sul Duomo

Per 44 anni è stato parroco di Finale, e per questo è ancora ben presente nella memoria e nel cuore di tutti. Monsignor Ettore Rovatti – per tutti i finalesi semplicemente don Ettore – morì improvvisamente, stroncato da un malore, la mattina dell’11 maggio 2015. Aveva 81 anni. Sacerdote di spiccata fede, intelligenza e cultura, storico attento e scrupoloso, uomo dal portamento gentile e sorridente, capace tuttavia di essere spirito critico della società finalese, don Ettore ha lasciato un segno forte nella vita cittadina. Originario di Cittanova di Modena, amava Finale dove era arrivato nell’ottobre 1971, vivendone le trasformazioni e gli eventi gioiosi e drammatici, fino al terribile terremoto del maggio 2012 che devastò tutte le meravigliose e antiche chiese del paese. "Don Ettore era una di quelle colonne che ci sembravano eterne", disse il sindaco Fernando Ferioli il giorno della scomparsa. I funerali vennero celebrati nella piazza Garibaldi gremita di fedeli e amici. E sulla tomba di don Ettore, al cimitero di Finale, non manca mai un fiore.

A dieci anni dalla morte, Finale ricorda don Ettore anche con un’iniziativa molto speciale, un annullo postale a lui dedicato. Nel pomeriggio di domenica prossima 11 maggio, in occasione della Festa del Mai al santuario degli Obici, il Circolo Filatelico Numismatico Finalese distribuirà una cartolina ricordo timbrata con l’annullo figurato concesso per l’occasione da Poste Italiane che dalle 15.30 alle 17.30 metterà a disposizione un ufficio mobile distaccato. L’annullo e la cartolina sono opera dell’artista finalese Mario Cavani. "Per noi è un modo per ricordare don Ettore con affetto e gratitudine – sottolineano i responsabili del Circolo –. Alla mano e sempre disponibile, ha contribuito alla crescita della nostra città ed è stato un punto di riferimento per tutti, soprattutto nei momenti di smarrimento e di difficoltà. Amava Finale e ci ha lasciato i due volumi di un’opera importante, ‘Finale Emilia - Mille anni di storia’. La sua porta era sempre aperta e aveva sempre una parola di conforto per tutti. Col suo sorriso infondeva serenità".

Don Ettore sarebbe felice per la riapertura del ‘suo’ Duomo, avvenuta a fine maggio dell’anno scorso. E sarà dedicato a lui anche il libro sul Duomo e sulla rinascita – curato dal Gruppo Studi Bassa Modenese – che verrà presentato sabato 24 maggio alle 17 al Nuovo Cinema Corso. L’eredità spirituale e morale di don Ettore continua ogni giorno, in tutti coloro che, come lui, vogliono bene a Finale e contribuiscono alla sua cura.

Stefano Marchetti