Alice Pavarotti, il debutto sul palco di casa per l'omaggio al papà

E' la figlia del tenore. Ha presentato l’evento per l’anniversario della scomparsa di Luciano: "Mi divertiva l’idea di stare qui"

Il debutto di Alice Pavarotti con Nek

Il debutto di Alice Pavarotti con Nek

Modena, 7 settembre 2021 - Sale i gradini con prudenza: si vede che è abituata più alle sneakers che ai tacchi da sera. Sul palco la attende Nek che le va incontro. "Questa sera, su questo palco, ho al mio fianco un’assistente davvero speciale – annuncia il cantautore –, Signore e signori, Alice Pavarotti!". Eccola qui, la sorpresa del concerto - evento dedicato a Luciano Pavarotti, nel 14° anniversario della sua scomparsa: il debutto di Alice (nella foto con Nek e Nicoletta Mantovani) , figlia del tenorissimo, nelle più che inedite vesti di presentatrice.

Alla ribalta, sotto i riflettori, come il suo celeberrimo papà. Diciott’anni compiuti a gennaio, il diploma del liceo classico conseguito da poche settimane, Alice si prepara agli studi universitari a Bologna: intanto, però, ieri sera è stata protagonista di un emozionato ed emozionante omaggio per suo padre, sotto gli occhi commossi di mamma Nicoletta. "Ho voluto provare, mi divertiva l’idea di stare qui", ci ha confessato lei dietro le quinte, mentre la timidezza le infiammava le gote.  

Nel parco della Casa museo Pavarotti, proprio nel luogo dove nel 1992 si tenne il primo "Pavarotti & friends" e accanto alla villa dove big Luciano ha vissuto i suoi ultimi anni, ieri sera si è rinnovato l’abbraccio al grande tenore. Accompagnati dal maestro Paolo Andreoli e dal quartetto d’archi Gocce d’opera, c’erano Giuseppe Infantino e Giulia Mazzola, i giovani cantanti sostenuti dalla Fondazione Pavarotti, c’erano Nek (disinvolto e brillante anche come conduttore), Annalisa e il famoso tenore Vittorio Grigolo, che è tornato a Modena a celebrare Luciano, che fu il suo primo ‘mentore’, il suo primo fan. E con tutti loro, la freschezza e la simpatia di Alice.

Suo papà è volato via quando lei aveva quattro anni, e già allora lei viveva nella musica e con la musica. "Qui si narra che quando eri piccola tuo papà ti teneva sulle ginocchia mentre ascoltava qualche giovane cantante per un’audizione – ha rivelato Nek durante la serata -. Ma se non ti piaceva, tu scendevi e te ne andavi" . "Eh, io non me lo ricordo, ma c’è chi me lo ha raccontato", ha detto lei, guardando verso la mamma, seduta in platea. In prima fila, fra gli ospiti della serata, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Il programma della serata ha viaggiato fra brani pop, le romanze da salotto di Tosti, le eterne canzoni di Ernesto De Curtis, "Torna a Surriento" e "Non ti scordar di me", la furtiva lagrima dall’Elisir d’amore e un duetto inedito fra Grigolo e Nek sulle note toccanti de "Il canto", uno dei brani dell’ultimo album inciso da Pavarotti.

Una lunga, bellissima carrellata di musica e di memoria, che si è chiusa sulle note di "Imagine", un inno alla pace e a un mondo migliore: "Mio padre si è sempre impegnato molto per i bambini, per i rifugiati di guerra – ha detto Alice –. Abbiamo voluto chiudere questo concerto con un segno di speranza". Già: il futuro è nelle mani dei giovani. Anche in quelle di Alice.