Il luogo scelto per nascondere il cadavere di Claudia Lepore potrebbe essere la dimostrazione che l’autore del delitto voleva guadagnare tempo, forse per fuggire. Il rinvenimento del cadavere, un frigorifero, come importante chiave di lettura nell’omicidio di Claudia Lepore, la 59enne carpigiana trovata morta nella sua abitazione di Santo Domingo tre settimane fa. A segnalare questa tesi sono i due avvocati modenesi che rappresentano i parenti della vittima, Enrico Aimi e Giulia Giusti. "In Repubblica Dominicana – fanno notare i due avvocati – le temperature e l’umidità in questo periodo sono elevate e il fenomeno della decomposizione, subendo un’accelerazione, avrebbe accorciato anche i tempi di rinvenimento del corpo. Congelarlo, invece, ha consentito all’autore del delitto di guadagnare tempo utile alla fuga. Singolare quindi anche l’allarme lanciato alla polizia con tanto sospetto ritardo dagli altri indagati, Ilaria Benati e Jacopo Capasso che, secondo gli inquirenti, sarebbero i mandanti del delitto. Un caso complesso, ulteriormente complicato dalla instabilità processuale delle dichiarazione di Antonio Lantigua detto El Chino". In carcere al momento risultano i due italiani e proprio Lantigua, reo confesso e presunto autore materiale del delitto. L’udienza di convalida che ha confermato la detenzione cautelare per tutti e tre si è tenuta di recente dopo numerosi rinvii.
CronacaOmicidio di Claudia Lepore, "Il frigo per guadagnare tempo"