E’ lotta contro il tempo per salvare la ceramica Opera Group srl, che ha il proprio stabilimento produttivo a Camposanto e sede legale e amministrativa a Maranello. In mattinata, dalle 9.00 è in corso il tavolo convocato a Bologna in Regione con istituzioni, enti e sindacati, presente anche il curatore fallimentare, per cercare una via d’uscita che, oltre a salvare l’azienda, restituisca serenità alle 147 maestranze, 112 a Camposanto e 35 a Maranello. Da febbraio i lavoratori non ricevono stipendio e l’ Inps non ha ancora corrisposto la cassa integrazione straordinaria, peraltro già terminata come copertura il 24 maggio scorso.
"Sostenere ogni sforzo volto a favorire il subentro di nuovi investitori o il rilancio del sito produttivo" è l’auspicio espresso unanimemente in un ordine del giorno votato in Provincia, presentato dai sindaci di Camposanto, Monja Zaniboni, e di Maranello, Luigi Zironi. L’obiettivo delle istituzioni modenesi, e anche del sindacato, è di operare per "salvaguardare il patrimonio di competenze, professionalità e infrastrutture presenti e farsi promotori presso il Governo centrale, unitamente agli enti locali e alla Regione, per sollecitare l’adozione tempestiva di strumenti straordinari di sostegno, a partire dalla cassa integrazione straordinaria e da eventuali misure di incentivo alla reindustrializzazione". Il documento ribadisce anche quanto sia "essenziale che tutti i livelli istituzionali, compresa la Provincia, si attivino per favorire il mantenimento del presidio industriale, la tutela occupazionale e il sostegno alla ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori". Le ripercussioni, anche sociali, di questa crisi sono pesanti, considerando che l’80% dei dipendenti proviene da Comuni dell’Area Nord.
Alberto Greco