Ospedale, nuovi investimenti "Cardiologia integrata e connessa grazie alla telemedicina"

Mirandola, la direttrice generale dell’Ausl ha aggiornato il Comitato di distretto sul Santa Maria Bianca. Il direttore dell’Unità Operativa Carlo Ratti: "Il reparto avrà una forte impronta multidisciplinare". .

Ospedale, nuovi investimenti  "Cardiologia integrata e connessa  grazie alla telemedicina"

Ospedale, nuovi investimenti "Cardiologia integrata e connessa grazie alla telemedicina"

Si è riunito il Comitato di distretto di Mirandola, per fare il punto sui servizi dell’ospedale Santa Maria Bianca, alla presenza di tutti i sindaci dell’Area Nord e del primo cittadino di Mirandola, oltre che e della dirigenza dell’azienda Usl di Modena. In primo luogo la direttrice generale Ausl, Anna Maria Petrini, ha aggiornato sugli investimenti. Tre i filoni: strutture, tecnologie, personale. Sulle strutture di tutto il distretto l’investimento ammonta a 30 milioni (circa 15 sul solo Santa Maria Bianca), cui si aggiungono gli oltre 3,6 milioni da Pnrr. Ammonta a 1 milione 830mila euro il valore delle nuove tecnologie in corso di acquisizione: un ecografo per la Cardiologia (già arrivato), 4 diagnostiche radiologiche, due mammografi e la nuova risonanza magnetica. Quanto al personale, sono state ricordate le recenti nomine dei direttori di Ginecologia, Chirurgia, Ortopedia, Pronto soccorso, Pneumologia, Cardiologia e Radiologia. Già arrivati 2 nuovi Anestesisti a servizio delle sale operatorie di area nord, mentre altri 4 saranno reclutati a ottobre; per Mirandola sono arrivati (o prenderanno servizio a breve) 2 medici di Medicina Interna, 1 Chirurgo, 1 Tecnico di cardiologia; 6 gli infermieri in arrivo nei prossimi mesi.

Un corposo investimento, non solo economico, orientato allo sviluppo di diverse progettualità, prima tra tutte la Cardiologia del Santa Maria Bianca, presentata dal direttore dell’Unità Operativa Carlo Ratti insieme al direttore del dipartimento interaziendale Giuseppe Boriani. "Si tratta – ha spiegato Ratti – di investire su una Cardiologia integrata tra ospedale e territorio, capace di giocare un ruolo da protagonista nel controllo delle cardiopatie più frequenti (scompenso cardiaco, esiti di infarto). Si va dunque nella direzione di una struttura particolarmente innovativa, perché integrata col territorio, connessa grazie alla telemedicina, orientata alla gestione delle cronicità, connotata da una forte impronta multidisciplinaremultiprofessionale grazie al coinvolgimento attivo sia di professionisti ospedalieri che territoriali, tra cui medici di famiglia, infermieri domiciliari e di comunità ed operatori della Centrale Operativa Territoriale (Cot). Una progettualità che rende Mirandola maggiormente attrattiva per i futuri professionisti, anche grazie all’accreditamento del reparto quale struttura complementare al Corso di specializzazione Unimore, che assicurerà la frequenza di specializzandi".