Panzerotti mangiucchiati, pacchi di taralli spariti, "sulla focaccia si vede poi proprio la forma della dentatura di chi ne ha divorato un pezzo". Violato nel corso della spedizione il sacro ‘pacco dei fuori sede’, il cubo di cartone e lacci che molte famiglie inviano ai figli lontani con dentro leccornie della terra d’origine (che mai bisogna dimenticare), ma soprattutto tanto amore. Qualcuno – non solo incivile ma profondamente insensibile – si è divertito a banchettare con la grappa e i semi di pistacchio degli altri.
A.L. – operatrice socio-sanitaria residente da oltre 20 anni a Sestola con il marito e due figli, ma originaria di Bisceglie in provincia di Bari – non credeva ai suoi occhi: "C’è scritto che pesa 25 chili e invece sono 18…". È stato evidentemente aperto e poi richiuso alla bell’e meglio con lo scotch di Sda, il corriere di Poste italiane con sede in via Raimondo Dalla Costa: "Il pacco – racconta la donna – è stato spedito mercoledì 9 da un’agenzia privata di Bisceglie e doveva arrivare il giorno dopo. La sera di giovedì però abbiamo saputo che era fermo a Modena e doveva ripartire il venerdì". E invece no. Resta all’Sda di Modena per tutto il week-end per poi giungere il lunedì pomeriggio a Sestola. "La parte laterale è rotta – prosegue A.L.– il rivestimento esterno non è quello di origine, c’è un cartone tenuto insieme dallo scotch". Segue inventario: le focacce ‘baresi’ col pomodoro sono state evidentemente addentate, su quattro pacchi di taralli inviati, due sono spariti e di quelli rimasti uno è stato aperto, pane e panzerotti mangiucchiati, niente caramelle per il mal di gola.
Così come non c’è più traccia del sacchetto da un chilo e mezzo di pistacchi, di una bottiglia di grappa, dei fichi e delle olive. Nessuna pietà neppure per gli ovetti di cioccolato per bambini: razziati anche quelli, mentre una crostatina è stata rimaneggiata e poi lasciata lì". Uno strazio e soprattutto un senso repulsione a dover maneggiare roba sbocconcellata da altri: "Mi viene la nausea solo a pensarci". Il papà ha inviato una lettera dell’avvocato diffidando la società di spedizione, mentre dall’agenzia privata di Bisceglie sono trasecolati: "Pensavamo di aver visto tutto, ma questo supera ogni cosa. Faremo una segnalazione. Lavoriamo da anni con Sda, è la prima volta che succede una cosa del genere". Poste italiane è stata interpellata e in questi giorni verificherà cosa è accaduto. "In questi tempi di pandemia – sospira A.L. – non è proprio il massimo quello che è avvenuto dal punto di vista sanitario".
Gianpaolo Annese