
Manuela Giacomozzi, la maestra indagata
Modena, 26 aprile 2016 - La Procura di Modena ha chiuso l’indagine su quanto avvenuto nell’asilo ‘Mariele Ventre’ di Pavullo, dove il primo febbraio una maestra, Manuela Giacomozzi, era stata arrestata: telecamere nascoste avevano documentato percosse, bestemmie e offese ai bambini.
«L’approfondimento investigativo – spiega una nota del procuratore Lucia Musti – ha condotto a una riqualificazione dei fatti contestati», ritenuti non più ‘maltrattamenti’ ma ‘atti di abuso dei mezzi di correzione’.
L’indagine è stata coordinata dal pm Marco Imperato.
«Questa qualificazione, in linea con la più recente giurisprudenza della Cassazione su fatti analoghi – prosegue la nota – determina per legge la decadenza della misura cautelare applicata», prima gli arresti domiciliari e poi il divieto di avvicinamento alla scuola, misura che comunque «non era stata impugnata ed aveva ottenuto l’obiettivo di interrompere una situazione di pregiudizio sulla base di gravi indizi.
Altre posizioni sono state stralciate, rinviando all’autorità amministrativa ogni valutazione, ma escludendo che vi siano elementi sufficienti e idonei per sostenere l’accusa», continua la Procura. A fine febbraio secondo stampa locale era finiti nel mirino altro personale della scuola e altre insegnanti. L’auspicio della Procura è «che la cronaca e l’informazione su questo, come su ogni altro fatto, non vogliano sostituire l’accertamento giurisdizionale, ma raccontare e spiegare con equilibrio vicende spesso complesse e delicate».