"Payback, lo sconto non basta Serve una proroga a settembre"

"Payback, lo sconto non basta  Serve una proroga a settembre"

"Payback, lo sconto non basta Serve una proroga a settembre"

Tornano ad addensarsi nubi sul settore biomedicale. La proroga del payback sanitario chiesto alle imprese per concorrere a ripianare i deficit accumulati dalle Regioni a partire dal 2015 sta per scadere. A fine aprile le aziende dovranno restituire parte dei ricavi realizzati su regolari forniture di materiali e dispositivi medico-sanitari. "Quanto emerge dal Consiglio dei Ministri – accusano il presidente di FIFO Sanità Confcommercio, Massimo Riem (nella foto), e Gennaro Broya de Lucia, presidente PMI Sanità – non fa altro che aggravare una situazione già critica delle micro, piccole e medie imprese che riforniscono gli ospedali". Il settore per il periodo dal 2015 al 2022 dovrebbe sborsare qualcosa come 5 miliardi. Il governo è disposto a praticare uno sconto di 1 miliardo. "Lo sconto sul totale delle richieste – proseguono Riem e Broya – non solo lascia inalterato il rischio fallimento di un settore composto nel 95% da pmi, ma è anche condizionato alla rinuncia dei ricorsi al TAR. Una soluzione penalizzante per le imprese e che compromette la tenuta e la competitività del comparto dei dispositivi medici. Questo si sta traducendo in una crisi senza precedenti per il Sistema Sanitario Nazionale". "Una eventualità difficilmente accettabile – dicono da Cna –, tenuto conto che l’importo dello sconto è ridotto. Abbiamo proposto di estendere la proroga o sino a settembre". Per ora di certo ci sarà la manifestazione promossa dalle imprese del biomedicale a Roma il 17 aprile.

Alberto Greco