
Mirandola è il secondo distretto sanitario modenese a dotarsi di una Cot, una Centrale operativa territoriale. Il servizio, attivato sperimentalmente già da ottobre 2022, e che ha risposto a oggi a oltre 1600 richieste di valutazione, vuole rappresentare un passo avanti nel modello organizzativo della sanità locale, creando una "connessione tra i servizi rispetto a singoli casi" come spiega la direttrice di distretto Annamaria Ferraresi. Dal suo decollo la Cot ha già dimostrato che riesce a ridurre le giornate di degenza negli ospedali: nel momento in cui il paziente viene dimesso la Cot ha già individuato una sede di dimissione idonea, che può essere il domicilio, lavorando sulla possibilità di avere a casa gli ausili subito, educando i parenti, oppure laddove non sia possibile lavora sul setting di cure intermedie, un ospedale di comunità, un ricovero temporaneo in Cra oppure anche l’hospice. "La Cot – dice Ferraresi – è realizzata grazie alle risorse del Pnrr e interpreta molto bene una necessità. I nostri pazienti complessi, fragili che hanno più di una patologia cronica, ma anche una condizione di vulnerabilità sociale, hanno bisogno di un intervento da parte di diversi servizi, diversi ambienti di cura, l’ospedale, il territorio, la specialistica, il medico di medicina generale. La vera rivoluzione della Cot è che adesso c’è una centrale, un pool di persone che aiutano e sostengono la continuità delle cure quando questi pazienti fragili passano dalla presa in carico di un servizio ad un altro e vengono sostenuti". Nel territorio dell’Area Nord oltre il 21% della popolazione tra 18 e 69 anni soffre almeno di una patologia cronica, mentre si stima che circa dal 12% al 15% della popolazione sopra i 65 anni in provincia si trovi in condizione di fragilità, e un altro 12-15% abbia una disabilità. Nel distretto, poi, vi sono oltre 5.200 persone che soffrono di diabete, 3.400 cardiopatici, oltre 2.000 con broncopneumopatia cronica ostruttiva, 1.200 con scompenso cardiaco, oltre 1.600 con altre patologie (asma, Parkinson, insufficienza renale cronica). Ciò fa comprendere la dimensione del bisogno. E’ situata nell’ospedale Santa Maria Bianca al centro servizi ed è costituita da una coordinatrice, 4 infermieri e 1 assistente sociale, il che consente di acquisire una valutazione multidimensionale, in cui le componenti sociali e sanitarie sono condivise. "La Cot – dice Ferraresi - non può essere attivata dal singolo cittadino. L’attivazione viene fatta solo dai servizi dell’ospedale o del territorio o dal medico di base". Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Unione Area Nord Alberto Calciolari e dal sindaco di Mirandola.
Alberto Greco