
Sulla segreteria cittadina c’è chi critica il modo di procedere del capogruppo "Prima i contenuti, torniamo agli 8 candidati?". La replica: "Pretestuoso" .
Entra nel vivo la battaglia per la segreteria cittadina del Pd tra Diego Lenzini e Marco Forghieri. Con veleni connessi. "Ma perché – soffia qualche impertinente – Diego Lenzini è già partito da domenica con la raccolta delle firme per la candidatura quando si era detto che bisognava prima discutere nel merito i documenti? Come pensare di arrivare all’auspicata mediazione partendo al contrario, dalla fine?".
Il riferimento è al fatto che l’attuale capogruppo ha avviato la sottoscrizione tra gli iscritti per formalizzare la sua discesa in campo in vista del congresso di giugno. La procedura è regolare, entrambi i candidati hanno ricevuto i moduli, i tempi sono corretti. Viene tuttavia contestata l’opportunità. È evidente che la raccolta firme serve a misurare il consenso che si ha nel partito prima del voto dell’assemblea. Un termometro politico che vale come prova di forza. La mossa di Lenzini dunque viene interpretata dalla parte avversa come una improvvida fuga in avanti nel momento in cui tutti e due i candidati hanno lasciato intendere che in presenza di una riuscita mediazione tra le parti si possa giungere invece anche al ritiro di uno dei due. Oppure al limite all’indicazione di una terza persona in grado di fare sintesi.
In questo modo, al contrario, è la riflessione, si crea il muro contro muro. "L’avvio della raccolta di firme da parte di Lenzini – è la riflessione da parte di chi sostiene Forghieri – è una forzatura che ricorda l’errore che abbiamo commesso con gli otto candidati per le candidature alle amministrative. Forse non è chiaro che questa è la strada che ha partorito il Papa straniero…. L’unico modo per arrivare a una eventuale sintesi è partire dai contenuti, non personalizzando il confronto. Perché gli iscritti dovrebbero firmare per uno o per l’altro? Per la fiducia personale, per la simpatia, per affinità di corrente? È la stessa logica che ha condotto all’impasse tra gli otto candidati…".
Lenzini presenterà ufficialmente il suo documento domani sera nell’incontro al Vibra, Forghieri ha scelto per ora l’understatement, distribuendo la mozione tra i circoli già dai giorni scorsi.
Interpellati in proposito, alcuni supporter di Lenzini commentano che "da giorni e giorni si raccolgono le firme per la candidatura del segretario provinciale (che è già terminata ndr) e di tutti i segretari di circolo. La raccolta firme è partita esattamente come previsto dal regolamento approvato in direzione". Per discutere nel merito delle mozioni, "Diego ha previsto una serata per presentare la mozione e ha mandato un documento a tutti i segretari per poterlo distribuire prima di domani. Una candidatura non si sostiene solo per quello che viene scritto in un documento, ma anche per come uno lo interpreta, per le idee portate aventi negli anni, per quello che uno ha fatto e detto nei circoli alle iniziative e nelle sedi istituzionali".
D’altra parte, proseguono, "nessun documento ha accompagnato le firme per i segretari di circolo e per il segretario provinciale. A complicare la sintesi, che auspichiamo tutti, non è fare quanto previsto dal regolamento, ma avvelenare il dibattito con motivazioni pretestuose".