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Piccoli canarini crescono: "Forte legame tra la città, il Modena FC e le scuole"

Il Modena FC ha "sempre avuto un forte interesse verso il mondo giovanile e verso le scuole", ma negli ultimi...

Il presidente del Modena FC Carlo. Rivetti insieme ai bambini

Il presidente del Modena FC Carlo. Rivetti insieme ai bambini

Il Modena FC ha "sempre avuto un forte interesse verso il mondo giovanile e verso le scuole", ma negli ultimi anni, grazie al "rinnovato impegno della nuova proprietà", i progetti dedicati ai giovani e al territorio hanno conosciuto una grande evoluzione con la promozione di attività capaci di unire sport, formazione e crescita personale. Così come le migliorie e i continui investimenti che la società ha riversato sulle strutture. "La partnership con il ’Resto del Carlino’ per il progetto ’Cronisti in classe’ ci permette – fa sapere il Modena FC – di fare un passo in più nella valorizzazione del nostro impegno sociale e rientra perfettamente nella mission societaria di rafforzamento del legame tra il club, la comunità e il territorio. Continuiamo dunque a sostenere con entusiasmo questa iniziativa che rappresenta un ulteriore veicolo per venire in contatto, incontrare e aprire la casa del Modena FC agli studenti delle scuole della città e della provincia".

La nuova proprietà ha portato un grande cambiamento all’interno del Modena FC. Come si riflette questo impegno nelle iniziative rivolte al mondo giovanile?

"La famiglia Rivetti ha infuso nel Modena FC una visione molto chiara e ambiziosa riguardo al settore giovanile e alla crescita del club. Si è puntato molto sul rafforzamento dei progetti educativi e formativi, con un’attenzione particolare al territorio, alle società sportive dilettantistiche e alle scuole, dando fin da subito un forte impulso ad iniziative come i progetti ’Canarini si cresce’, per le società sportive dilettantistiche, ’Canarini in Classe’, ’Canarini Domani’ e lo stesso sostegno al ’Campionato di Giornalismo’ per gli istituti scolastici".

Che progetto è ’Canarini si cresce’?

"La mission del progetto consiste nella creazione di una rete sempre più forte, organizzata e qualificata di servizi e iniziative a supporto delle società dilettantistiche che decidono di aderire alla nostra proposta. Non solo vogliamo che i giovani diventino dei bravi calciatori, ma li vogliamo formare anche a livello umano, offrendo loro strumenti e conoscenze che possano rivelarsi utili nel loro futuro, sia nel calcio che nella vita di tutti i giorni. Nello specifico si tratta di serate di approfondimento, stage su differenti tematiche, momenti di sensibilizzazione sulla salute, l’alimentazione e il benessere psicofisico, incontri con relatori di riconosciuta competenza, corsi di formazione, insomma tutta una serie di attività a beneficio dei nostri ragazzi ma anche a disposizione delle nostre affiliate per crescere e migliorare nell’offerta sportiva ed educativa che propongono ai loro tesserati e tesserate e alle loro famiglie. L’obiettivo è creare un circolo virtuoso che coinvolga tutti: il club, le scuole, le famiglie e le società dilettantistiche, per un lavoro sinergico a beneficio di tutti".

Diamo un po’ di numeri?

"Il vivaio gialloblù, diretto da Davide Caliaro dopo la nomina di Andrea Catellani a direttore sportivo del club, conta oggi 239 tesserati dei quali 150 nell’Attività Agonistica e 89 nell’Attività di Base ai quali bisogna aggiungere gli 81 iscritti alla Scuola Calcio ’Canarini 1912’. Ci sono poi i progetti dedicati a ragazzi speciali quali la squadra Arcobaleno, con 25 partecipanti e l’iniziativa Canarini Liberi, in collaborazione con la cooperativa sociale Gulliver. Sono invece 35 le società affiliate ad oggi al Modena FC, un numero sempre crescente che abbraccia la città e la provincia, dalla Bassa all’Appennino. Ci teniamo a segnalare l’ottimo riscontro che ha avuto il Corso Allenatori proposto dal club, 8 serate formative allo stadio Braglia sold out. Un successo che ha portato i responsabili del vivaio gialloblù a progettarne altre due edizioni, questa volta itineranti, per venire incontro alle società più periferiche della provincia modenese, che si terranno in primavera presso località della Bassa (febbraio e marzo) e dell’Appennino (aprile e maggio)".