
La barca "spiaggiata" a Vada (Novi)
Maranello (Modena), 23 agosto 2018 - Alla ceramiche Serra di Torre Maina, sull’Estense, gli operai di turno sono in piena attività, i muletti fanno la spola per caricare i pallet di lastre ceramiche sui camion: sembra un placido mercoledì in fabbrica dopo la ripresa dalle ferie di agosto, se non fosse che tutti si chiedono dove sia finito Pietro Fogliani, uno dei due manager dell’azienda dopo esserne stato il proprietario. Una realtà produttiva venduta nel novembre scorso in un’operazione di 56 milioni di euro (36 pagati subito, secondo l’accordo, il resto in quattro anni) al gruppo anglo-australiano di pavimentazione internazionale Victoria Plc.
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A presidiare l’ufficio generale è il manager Andrea Bordignon, da febbraio amministratore dell’azienda assieme a Pietro Fogliani: "Lui si occupa della parte produttiva – spiega indicandone l’ufficio vuoto con le pareti trasparenti – io mi occupo della parte amministrativa e finanziaria". Bordignon riferisce di essere in contatto con la famiglia e la capitaneria di Livorno: "L’ultima volta con Pietro Fogliani ci siamo visti sabato mattina, è passato dall’azienda per alcune disposizioni. So che lui aveva una barca ed era un abile velista. Altro non so perché lui ci teneva a tenere separato il lavoro dalla vita privata". Bordignon fa presente che in fabbrica "è molto amato", sul piano professionale "ha un’operatività ineccepibile, ha messo in piedi in poco tempo un’azienda che funziona come un orologio svizzero".
Un legame con dipendenti e fornitori confermato da Tony Caracciolo, autotrasportatore che collabora con le Ceramiche Serra: "Siamo sconcertati da quanto sta succedendo, lavoro per questa azienda da tantissimi anni, ci vediamo spesso in azienda con lui, tutti ci chiediamo cosa possa essere accaduto". Affettuosa la testimonianza di Alfonso Nobili, carrellista: "Sono in azienda da 30 anni, abbiamo stretto un legame personale oltre che professionale. Quando ci sono problemi è sempre stato disposto a darmi una mano. Non voglio pensare al peggio – sorride – spero sia da qualche parte, felice".
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