
Vignola, l’attacco di Coratella (Csa): "Si è investito troppo sui social e poco sul presidio effettivo del territorio. Così non va"
O ci sarà un cambio di marcia sulla gestione della polizia locale e sulle esigenze espresse da questo Corpo, o si prefigura nuovamente un periodo di tensioni e agitazioni. A dirlo esplicitamente è Federico Coratella, agente di polizia locale e referente della sezione provinciale del sindacato Csa (Coordinamento sindacale autonomo), che in una nota diffusa ieri dice tra l’altro: "Questa organizzazione sindacale, a cui aderisce la maggior parte dei componenti del Corpo di polizia locale dell’Unione Terre di Castelli, in riferimento all’articolo comparso gli scorsi giorni sul Carlino di Modena riguardante gli episodi di degrado urbano segnalati dai cittadini in via Matteotti, vuole esprimere la massima solidarietà ai cittadini vignolesi e agli operatori di polizia locale. È un po’ di anni che il Csa segnala all’amministrazione di Vignola e alla giunta dell’Unione che nella polizia locale si è investito molto, forse troppo, sui social, anche come utilizzo di risorse umane, e non altrettanto sul presidio effettivo del territorio con presenza effettiva della polizia locale nel territorio, in particolare nei punti caldi comunali. Abbiamo inoltre fatto presente tramite varie comunicazioni all’amministrazione – prosegue Coratella – che molti servizi sono tuttora svolti in alcuni comuni con personale assegnato ad altri comuni: ad esempio operatori assegnati a Castelvetro che vanno a fare servizi a Castelnuovo, e contestualmente operatori assegnati a Castelvetro che vanno a fare servizio a Vignola e operatori assegnati a Vignola che vanno a fare servizio a Castelvetro. Questa consuetudine di fatto non rende il servizio efficiente ed efficace. Nel 2024, poi, abbiamo ribadito all’amministrazione e al comandante che vengono ancora svolti tuttora sevizi mono agente (ad esempio davanti alle scuole) e tale consuetudine andrebbe contro ai crismi basilari sulla sicurezza del personale in divisa, che rimane in difficoltà riguardo ad eventuali eventi emergenziali. Oggi constatiamo che, nonostante il personale abbia aspettato affinché l’amministrazione provasse a porre rimedio alle richieste dei suoi agenti, tali richieste non siano state prese nella giusta considerazione".
"Ci troviamo in una situazione paradossale dove le problematiche rimangono e addirittura si aggravano. Ricordiamo che nel 2024 abbiamo avuto da parte dell’amministrazione casi di non riconoscimento agli operatori di polizia locale (diversamente da quello che è successo negli altri servizi dell’Unione) come per le progressioni di carriera di tipo verticale, ovvero si è voluto attingere dall’esterno del corpo con una mobilità esterna anziché procedere con un riconoscimento delle varie professionalità interne. Tali comportamenti non sono condivisibili da questa organizzazione sindacale e hanno creato ulteriori fratture tra la parte che deve amministrare e gli operatori di polizia locale. Oggi chiediamo quindi all’amministrazione che ci sia un cambio di marcia effettivo, altrimenti si prefigurano periodi ad alta tensione".
Marco Pederzoli