Prigioniero della famiglia della badante: derubato e costretto a mangiare gli scarti

Mirandola, marito e moglie di nazionalità romena rischiano il processo

Per dieci lunghi anni è finito nelle ‘grinfie’ di una famiglia di rumeni che non solo si sono impossessati di tutti i suoi beni ma lo hanno anche costretto a vivere rinchiuso all’interno di una sola stanza e a fare i propri bisogni all’interno della stessa, senza poter mai accedere al bagno. L’uomo, un pensionato ultra sessantenne, poteva mangiare solo gli scarti della famiglia ‘ospite’ e se si ribellava veniva colpito con pugni e calci. Sono indagati per maltrattamenti e circonvenzione di incapace marito e moglie di origine rumena appunto, accusati di aver per oltre dieci anni seviziato la vittima, depredandola di ogni suo bene approffittando della sua fragilità. L’anziano, difeso dall’avvocato Tietto aveva conosciuto la donna rumena mentre, oltre dieci anni fa, era alla ricerca di una badante per i propri genitori. La stessa era riuscita a carpire la sua fiducia, fino ad introdursi poi in casa sua con tutta la sua famiglia: marito e figli compresi. Da quel momento per l’anziano, residente a Mirandola, era iniziato l’incubo. Secondo le indagini difensive e l’acquisizione di tutti i documenti bancari i due coniugi non solo si erano appropriati della pensione della vittima ma l’avevano anche indebitata con varie finanziarie per oltre centomila euro. Ora marito e moglie rischiano il processo.