Professoressa no vax Modena: non vuole vaccinarsi. Il preside la denuncia

Ancora tensione alle medie Ferraris: la donna chiamata a rispondere per l’interruzione di pubblico servizio. Menabue: "Applichiamo le norme"

Controlli del Green Pass davanti a un'istituto scolastico

Controlli del Green Pass davanti a un'istituto scolastico

Modena, 9 settembre 2021 - ‘Non potete entrare’. ‘Allora chiami i carabinieri’. Ennesimo blitz, martedì mattina, all’interno delle scuole medie Ferraris da parte dell’insegnante di ruolo alle primarie, priva di certificato vaccinale che sostiene di essere vittima di ‘omissione di atti d’ufficio’ e discriminazione. Al blitz hanno preso parte anche alcuni noti negazionisti. La docente, come spiegato anche su queste pagine, chiede che il dirigente scolastico le dia ‘udienza’ e che venga protocollato un documento che attesterebbe la sua presenza al lavoro e l’autocertificazione ‘valida’ per il suo ingresso a scuola. La polizia acquisirà nelle prossime ore la denuncia presentata dal dirigente scolastico e la donna sarà denunciata per interruzione di pubblico servizio.

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"C’è una posizione ministeriale, le indicazioni arrivano dall’impianto normativo – sottolinea la dirigente dell’ufficio scolastico regionale Silvia Menabue – i presidi sanno che dopo quattro assenze legate all’impossibilità di accedere alla scuola per mancanza di Green pass scatta la sanzione sospensiva, quindi dello stipendio in attesa che gli insegnanti regolarizzino la situazione. Noi siamo da tempo oggetto di diffide – continua Menabue –, segnalazioni legate al diritto individuale poichè qualche avvocato reclutato da docenti no vax va avanti in tal senso, ma piaccia o non piaccia applichiamo la norma. I dirigenti fanno il loro lavoro ed è giusto che lo facciano. Fortunatamente i casi non sono tanti e anzi i dati dei vaccini in Emilia Romagna sono alti: la copertura è quasi totale. Il sistema scolastico non è tenuto fortunatamente in piedi da queste persone".

Ad intervenire anche Claudio Riso, segretario Flc-Cigl. "Parliamo di una categoria vaccinata al 95 per cento, quindi il problema è residuale. Sono dati forniti dall’Ausl. Sul rimanente cinque per cento c’è una parte di no vax convinti, ma ci sono anche altri che ci hanno contattato perché non hanno fatto il vaccino, avendo situazioni di fragilità di salute. Il problema – continua Riso – è che non riescono a trovare nella medicina di base le risposte: ovvero puoi vaccinarti oppure no. Quindi l’Ausl e i medici di base devono dare risposte chiare e precise perché i docenti, se rassicurati, non avrebbero problemi a vaccinarsi".

Antonietta Cozzo, segretaria generale Cisl Scuola Emilia Centrale ribadisce che "la nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio: ci siamo battuti per una scuola in presenza, quindi le condizioni per andare verso questa soluzione prevede la vaccinazione del personale che è fondamentale. Come Cisl scuola siamo partiti con ‘Vacciniamo la scuola’, consapevoli che era uno dei provvedimenti che avrebbe permesso una limitazione dei contagi. In quel 5 per cento che non si è vaccinato occorre distinguere tra chi ha l’esenzione per patologie e chi è no vax. Anche per questa categoria la soluzione del Green pass tramite tampone negativo è un buon compromesso affinchè tutti abbiano il certificato verde negli edifici scolastici".