Raccolta magra per le castagne. In molte zone un calo del 30%

L’esperto Giulio Sola: "Temperature e crisi idrica non aiutano, sul mercato si trovano prodotti importati"

Raccolta magra per le castagne. In molte zone un calo del 30%
Raccolta magra per le castagne. In molte zone un calo del 30%

Ottobre, tempo di castagne. In attesa dell’arrivo dei primi freddi, con temperature ancora estive, i produttori modenesi stanno iniziando la raccolta che, quest’anno, si annuncia decisamente ‘magra’. Con un calo, in alcune zone, che supererà il 30% dell’ultimo raccolto e rischia di mettere in ginocchio una nicchia di oltre 200 piccoli produttori locali. Il prezzo medio, al chilo, si aggira tra 6 e 8 euro, all’ingrosso. "La domanda di marroni nostrani supera di gran lunga la capacità produttiva che oggi si attesta probabilmente su 1.500 quintali in tutta la provincia" spiega il dottor Giulio Sola (nella foto), esperto di castanicoltura.

"Temperature molto elevate d’estate e crisi idrica prolungata" spiega l’esperto "sono alla base della carenza di produzione attuale. Sul mercato si trovano così soprattutto prodotti importati da altri paesi del Mediterraneo". Dottore in Agraria, Sola ha curato l’avviamento e la manutenzione di oltre 100 ettari di castagneti in giro per tutta Italia. Riscoprendo, sul territorio, quelli che vengono definiti ‘ecotipi’ locali e mettendo a punto tecniche moderne di gestione delle piante, attraverso una loro corretta potatura (che deve essere annuale) e la lotta ai principali parassiti che attaccano il castagno. "Negli ultimi anni – prosegue Sola – è molto cresciuto l’interesse per i castagneti e la trasformazione di selve castanili abbandonate in nuovi marroneti, ovvero dei veri e propri frutteti con alberi innestati appositamente. In questo contesto sconsiglierei di acquistare ibridi euro-giapponesi, che magari hanno frutti esteticamente belli e di pezzatura grande ma con scarse qualità organolettiche. Meglio scegliere e cercare il ‘nostro’ marrone, che possiede un sapore insuperabile".

Ma come riconoscere il prodotto locale? "Tra le ‘cultivar’ più rinomate ci sono il marrone di Zocca, quello del Frignano e il marrone di Marola in provincia di Reggio Emilia. Mentre dal punto di vista genetico è molto importante ricordare che il marrone non è necessariamente più grosso della castagna, ma si caratterizza per altre peculiarità, prima fra tutte la sua ottima pelabilità una volta cotto e il colore generalmente più chiaro. Ma anche gemme e foglie della pianta sono diverse". Una stagione di raccolta, dunque, che si annuncia particolarmente difficile. "L’auspicio – sostiene Sola – è che nei prossimi anni si crei un vero e proprio ‘mercato’ provinciale, per consentire ai piccoli produttori di unire le forze".

Matteo Giannacco