REDAZIONE MODENA

Carpi, ragazzina denuncia: "Violentata in piscina"

La giovane frequenta il campo estivo. Presunto aggressore identificato

Ragazza di Carpi denuncia una violenza sessuale (Foto di repertorio Radaelli)

Carpi (Modena), 26 giugno 2019 - «Sono stata violentata nello sgabuzzino della piscina». E’ quello che una ragazza minorenne di Carpi ha riferito venerdì sera ai medici di un ospedale lombardo, a cui si è rivolta dopo essersi appartata con un uomo in un centro natatorio. La giovane, iscritta a un campo estivo, era arrivata nella piscina con un gruppo di coetanei e, secondo il racconto reso ai medici e poi confermato ai carabinieri, avrebbe deciso di appartarsi in uno stanzino con un ragazzo che reputava poco più grande di lei ma che, invece, aveva almeno venti anni in più.

Pensava si sarebbero scambiati delle effusioni, invece lui sarebbe andato oltre. «Mi ha stuprata», sostiene la ragazza che è stata poi dimessa con una prognosi di 25 giorni. La segnalazione ai carabinieri è partita proprio dall’ospedale e ora è stata aperta una inchiesta da parte della Procura per violenza sessuale su minore. Gli uomini dell’Arma hanno già identificato l’uomo, di quasi 40 anni, a quanto pare un dipendente della piscina. Secondo il racconto della presunta vittima, avrebbe incrociato lo sguardo di quell’uomo, che poi l’avrebbe attirata nello stanzino. A questo punto la sedicenne non sarebbe più riuscita a ‘liberarsi’ dall’uomo che la avrebbe costretta a un rapporto sessuale, poi confermato dalla visita ginecologica.       L’uomo, che risulta indagato a piede libero, invece, sosterrebbe che la ragazza era consenziente. I militari dell’Arma hanno ascoltato varie testimonianze, tra cui quelle delle amiche con cui la ragazzina aveva partecipato alla giornata in piscina e con le quali si sarebbe confidata dopo il presunto abuso. Sentito anche il personale del centro natarorio e gli organizzatori del campo estivo al quale la carpigiana aveva partecipato. Al termine della visita in ospedale, la giovane è stata dimessa con una prognosi di quasi un mese, soprattutto per lo stato di choc: non ha infatti riportato ferite.