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Rapina a Maranello, l’ira di Marasti: “Colpo pianificato, criminalità fuori controllo”

Indagini serrate per trovare la banda che ha preso a calci e pugni l’imprenditore e la moglie per oltre 30 minuti: “Guerriglia in casa nostra”

Rapina in villa a Maranello: l’imprenditore Giuseppe Marasti

"Il colpo era sicuramente preparato da tempo. Sono entrati attraverso l’ex ristorante Gatto Verde, hanno tagliato prima il lucchetto e poi il pezzo di rete che si trova al confine. Sono arrivati con un furgoncino e l’hanno parcheggiato in quel punto per poi fuggire indisturbati. Le telecamere? Non servono a nulla, avevano solo gli occhi scoperti, tutto il resto, compresi i polsi, non si vedeva. Erano professionisti del crimine con guanti e passamontagna ma mi auguro vengano individuati al più presto".

Dopo il terrore, la rabbia per una ‘situazione criminalità’, secondo l’imprenditore Giuseppe Marasti, ormai fuori controllo. Parliamo del noto imprenditore del distretto ceramico che giovedì sera è stato picchiato e rapinato insieme alla moglie Maria Ravazzini da un commando di banditi.

Il gruppo di criminali si è introdotto nella villa di San Venanzio di Maranello intorno alle 22 – sollevando una tapparella semi-blindata –: per quasi mezz’ora hanno preso a calci e pugni le vittime, minacciandole ripetutamente di morte.

"Credo vi sia uno sfaldamento istituzionale: magistratura e forze dell’ordine non si rapportano bene. Il problema è il lassismo e la tendenza a far sembrare tutto lecito, non punibile. Sicuramente – continua l’imprenditore – il colpo era pianificato e sono certo che ad agire siano stati ex militari, orginari dell’Est Europa dall’accento. Sono stati rapidissimi: una sorta di guerriglia dentro alla nostra abitazione. Anche le telecamere ormai servono a poco: questi criminali avevano ad esempio preventivamente coperto tutto il corpo, dalle dita delle mani alle gambe proprio per evitare di lasciare anche la più piccola traccia. Quello che posso dire è che l’Arma, così come il sindaco si sono subito mobilitati".

Le indagini dei carabinieri, subito intervenuti con diverse pattuglie sul posto, sono in corso a 360 gradi. Significative risulteranno sicuramente le analisi svolte sul posto dagli uomini del Ris di Parma, che hanno lavorato ore nel tentativo di isolare eventuali tracce utili lasciate dalla banda, fuggita con un bottino ingente.

Infatti i rapinatori si sono portati via contanti, Rolex e altri oggetti di valore. Sulla rapina in stile ‘arancia meccanica’ che ha visto vittime i coniugi Marasti è intervenuto anche il sindaco di Maranello Luigi Zironi: "L’estrema gravità dell’episodio ci ha lasciato sgomenti. Mi sono subito sincerato delle condizioni delle vittime e con la Polizia Locale – spiega – ci siamo subito messi a disposizione degli inquirenti per supportare le indagini in ogni modo possibile. Abbiamo fornito anche il supporto delle 61 telecamere e dei 19 varchi stradali dislocati sul nostro territorio. Confidiamo – aggiunge il primo cittadino – nel fatto che siano identificati al più presto i responsabili di questo crimine intollerabile, reso ancora più odioso dal fatto che i malviventi abbiano violato le mura domestiche di una famiglia, che peraltro era presente in casa".