
La protesta. L’Ausl: "Si valuta la sede più appropriata"
"Si rifiutano di ricoverare mio fratello a Villa Igea". È l’appello-denuncia del fratello di F.D.M. affetto dalla malattia rara Corea di Houghton: gli è stata diagnosticata la demenza causata dalla malattia, con problemi anche psichici. Per atteggiamenti aggressivi verso la madre con cui vive e verso chi lo gestisce, è stato segnalato ripetutamente dal medico curante al direttore del Csm dell’ospedale di Carpi negli anni passati, "senza alcun risultato – fa presente il fratello –. Fino a quando dopo pressanti solleciti, la risposta è stata che non sarebbe stato preso in carico perché non era malato psichiatrico".
L’ultima diagnosi accertata "è di demenza avanzata" e la Geriatra ha dato indicazione di un ricovero presso Villa Igea. "Il dirigente della struttura senza mai vederlo si è rifiutato di ricoverarlo perché sarebbe un paziente psichiatrico e come demenza è troppo giovane avendo 57 anni. Non si riesce a capire – spiega il fratello – come poter intervenire per dare un sollievo a questa persona che comunque ha bisogno di cure appropriate: prende farmaci che gli stanno solo danneggiando la salute. È un continuo rimbalzare il problema tra ospedale di Carpi e Villa Igea. Nessuno lo prende in carico per trovare la cura appropriata".
Inoltre, prosegue, "l’ammalato vive con la madre di 84 anni a cui è stato chiesto eventualmente di accudirlo anche durante il ricovero. Credo che siamo veramente al limite. L’assistenza sanitaria in Italia come al solito fa acqua. Non mi sarei mai aspettato questo comportamento anche da Modena, dove ho sempre pensato tutto funzionasse bene".
Interpellati, dal’Ausl riferiscono che "la situazione del paziente è nota ai servizi Ausl che, in base alle specifiche necessità assistenziali, hanno proposto ai familiari un ricovero presso la struttura di Villa Igea. Proprio giovedì si è tenuto in quella sede un incontro, alla presenza dei familiari stessi, per condividere le possibili opzioni e si sta valutando la sede di ricovero più appropriata. I servizi sono dunque tutti coinvolti per assistere al meglio il paziente individuando la situazione per lui più idonea".
Gianpaolo Annese