’Rocca dei Contrari’, via il cartello "Ripensamento o altra beffa?"

Vignola, sparita la dicitura all’ingresso. Lo studioso Lodovisi incalza la Fondazione: "Chiarisca i motivi"

’Rocca dei Contrari’, via il cartello  "Ripensamento o altra beffa?"

’Rocca dei Contrari’, via il cartello "Ripensamento o altra beffa?"

E’ stato rimosso questa settimana dall’ingresso della Rocca di Vignola il "cartello della discordia", ovvero quello che riportava la scritta "Rocca dei Contrari", che tante polemiche aveva creato e che era stato oggetto anche di un incontro ufficiale tra Fondazione e amministrazione comunale, in cui era stata concordata appunto quanto meno una modifica dello stesso. A segnalare il fatto è stato, tra gli altri, lo stesso Achille Lodovisi, già direttore per 25 anni del Centro di documentazione della Fondazione di Vignola e uno dei più fervidi oppositori sulla denominazione "Rocca dei Contrari". Lo stesso Lodovisi commenta: "Ora attendiamo gli eventi e vediamo quali saranno le prossime mosse della Fondazione, perché mi risulta che, all’interno della stessa Fondazione, ci siano versioni discordanti sul futuro di questo cartello. C’è chi mi ha riferito che devono solo cambiare l’indicazione dell’orario, da invernale ad estivo, ma che rimarrà la denominazione Rocca dei Contrari, e invece c’è chi, sempre all’interno della Fondazione, ha confermato che sparirà questa denominazione. Può sembrare una cosa marginale, ma il suo peso simbolico è notevolissimo. Vediamo cosa succederà, anche perché in entrambi i casi l’iniziativa avrà dei significati. Se sparirà la denominazione Rocca dei Contrari, infatti, vorrà dire che i nuovi amministratori della Fondazione hanno tenuto conto delle proteste di sindaco e cittadinanza. Se saranno solo modificati gli orari, sarà un ulteriore sberleffo alla città". Lodovisi ha parlato di "nuovi amministratori" perché, proprio nei giorni scorsi, sono stati eletti presidente e vicepresidente della Fondazione di Vignola. All’unanimità, è stata rieletta presidente Carmen Vandelli. E’ cambiata invece la vicepresidente, che ora è Romana Rapini, già dirigente della struttura welfare dell’Unione Terre di Castelli.

Marco Pederzoli