REDAZIONE MODENA

Sanità, lanciata una raccolta fondi per l’acquisto di un robot chirurgico

Il progetto di Amo, Rotary, Lions insieme a istituzioni e imprese "Lo strumento sarà donato all’ospedale di Mirandola".

Il progetto di Amo, Rotary, Lions insieme a istituzioni e imprese "Lo strumento sarà donato all’ospedale di Mirandola".

Il progetto di Amo, Rotary, Lions insieme a istituzioni e imprese "Lo strumento sarà donato all’ospedale di Mirandola".

Lanciata una raccolta fondi per l’acquisto di un robot chirurgico di ultima generazione di cui dotare la Struttura Complessa di Ortopedia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. "Insieme per la salute" è il progetto che vede insieme AMO, Rotary, Lions col supporto delle istituzioni locali per mettere insieme entro febbraio 2025 i 147mila euro necessari all’acquisto di questo strumento di precisione in grado di permettere al chirurgo di eseguire interventi complessi, migliorando l’accuratezza, la sicurezza e i risultati per i pazienti. Il robot è progettato per eseguire procedure come la sostituzione articolare con una precisione millimetrica, simulando il risultato finale e minimizzando l’impatto sui tessuti circostanti. "L’acquisizione di tecnologie di ultima generazione – commenta Annamaria Ferraresi, direttrice del Distretto Ausl di Mirandola – contribuirà in maniera sostanziale a offrire un servizio di primissimo livello a beneficio dell’assistenza dei cittadini di questo territorio ed accrescerà il livello professionale di tutta l’equipe dell’Ortopedia, anche grazie a una formazione dedicata, che potrà fare da volano per l’attrattività dell’intero ospedale". A suggerire e avviare questo generoso gesto solidaristico in difesa della sanità dell’Area Nord e del suo ospedale di riferimento sono ancora una volta le tante imprese locali. "Le comunità di Mirandola e del distretto sono sensibili e si sono sempre impegnate – ha sottolineato la sindaca di Mirandola Letizia Budri – anche concretamente per dotare il nostro ospedale di attrezzature e macchinari all’avanguardia".

Alberto Greco